VENEZIA (LaPresse) – E’ il grande regista cinese, due volte Leone d’oro, Zhang Yimou a ricevere quest’anno il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker alla 75esima Mostra del cinema di Venezia. In programma dal 19 agosto all’8 settembre.
Il film è fuori concorso al Cinema di Venezia
La consegna si terrà il 6 settembre al Lido prima della proiezione in prima mondiale Fuori concorso del suo nuovo film ‘Ying’ (Shadow). Un film di arti marziali sul conflitto tra due gruppi feudali. In Cina, nel periodo dei Tre Regni (220-280 circa d.C.), un re in esilio e il suo popolo ordiscono un complotto per riappropriarsi della loro terra. Le vicende vengono raccontate attraverso le prospettive del re, di sua sorella, del suo comandante, delle donne intrappolate nel palazzo reale e di un cittadino comune.
Uno dei registi contemporanei più importanti
“Zhang Yimou – sottolinea il direttore della Mostra, Alberto Barbera – non è soltanto uno dei registi più importanti del cinema contemporaneo. Ma con la sua eclettica produzione ha saputo rappresentare l’evoluzione del linguaggio cinematografico mondiale. E, al tempo stesso, l’enorme crescita del cinema cinese. Zhang Yimou è stato un pioniere per la sua capacità di tradurre autori, storie e in generale la ricchezza della cultura cinese in uno stile visuale unico e inconfondibile”.
Zhang Yimon
Quattro volte in Concorso alla Mostra di Venezia – nel 1991 con ‘Lanterne rosse’, Leone d’Argento. Nel 1992 con ‘La storia di Qiu Ju’, Leone d’Oro e Coppa Volpi, nel 1997 con ‘Keep Cool’. E nel 1999 con ‘Non uno di meno’, secondo Leone d’Oro. Zhang Yimou è l’unico regista ad aver vinto tutti i premi più importanti in Laguna in meno di dieci anni. Nato nella Repubblica popolare cinese nel 1950, è sotto l’impulso del regista-produttore Wu Tianming che diviene nel 1987 direttore degli Studi di Xi’an. Chiamando a raccolta sotto di sé nuovi talenti può realizzare il suo primo film da regista, ‘Sorgo rosso’, nel 1987. Adattando un fortunato romanzo del premio Nobel Mo Yan.
Candidato all’Oscar
Vince l’Orso d’oro a Berlino del 1988 e sale all’attenzione del pubblico e della critica con la sua musa, l’attrice Gong Li. Il loro sodalizio artistico-sentimentale durerà per ben cinque film. Nel 1990 ‘Judou’, interpretato da Gong Li, è il primo film cinese a essere candidato all’Oscar come miglior film straniero. Dopo essere stato presentato in concorso a Cannes. Dopo il successo a Venezia con ‘La storia di Qiu Ju’, nel 1995 la sua carriera conosce una prima svolta verso il cinema di genere con il film di gangster ‘La triade di Shanghai’, che vince il Gran premio della tecnica a Cannes. Nel 2000 con ‘La strada verso casa’ si aggiudica l’Orso d’argento a Berlino e il Premio del pubblico al Sundance. Il film segna il debutto della nuova musa del regista Zhang Ziyi, che collaborerà con lui in altri tre film.
Una sterzata verso il cinema di genere
Dopo il pluripremiato ‘La locanda della felicità’ nel 2000, interpretato sempre da Zhang Ziyi, Zhang Yimou imprime al suo percorso una nuova sterzata verso il cinema di genere, il filone wuxia (marziale-cavalleresco). Dapprima con ‘Hero’ (2002), candidato all’Oscar come miglior film straniero. E poi con ‘La foresta dei pugnali volanti’ (2004). All’epoca in cui è stato girato, ‘Hero’ è stato il più costoso film della storia del cinema cinese, distribuito internazionalmente in una nuova versione presentata da Quentin Tarantino. Un grande ammiratore del cineasta cinese.
Il kolossal con Matt Demon
Nel 2007 ‘La città proibita’ è ancora una volta un kolossal storico dal budget senza precedenti per la Cina, tragedia epica ambientata nella Cina della dinastia Tang. E che vede come protagonisti Gong Li, che a distanza di dieci anni torna a lavorare con il regista. Il film gli vale una nomination all’Oscar. Nel 2010 presenta a Berlino ‘Sangue facile’, remake dell’omonimo film dei Coen. Nel 2016 realizza il kolossal ‘The Great Wall’, suo primo film in lingua inglese, con protagonista Matt Damon. Un fantasy ispirato alla costruzione della Grande muraglia cinese, che incassa in tutto il mondo 330 milioni di dollari. Di cui 45 negli Stati Uniti.
L’albo dei vincitori
Zhang Yimou si aggiudica il premio Jaeger-LeCoultre dopo nomi quali Takeshi Kitano (2007), Abbas Kiarostami (2008), Agnès Varda (2008), Sylvester Stallone (2009), Mani Ratnam (2010), Al Pacino (2011), Spike Lee (2012), Ettore Scola (2013), James Franco (2014), Brian De Palma (2015), Amir Naderi (2016) e Stephen Frears (2017).