NAPOLI – Un lutto che tocca da vicino Napoli e i napoletani. E’ morto improvvisamente nella sua casa di Roma il popolare attore Renato Scarpa. Aveva 82 anni e viveva in zona Bravetta. Indimenticabili le sue interpretazioni nei panni di Robertino in ‘Ricomincio da tre’, primo film dietro la macchina da presa di Massimo Troisi (che lo scelse anche ne ‘Il Postino’), e nelle vesti del dottor Cazzaniga in ‘Così parlò Bellavista’ e ‘Il mistero di Bellavista’, capolavori senza tempo di Luciano De Crescenzo (recitò anche in ’32 Dicembre’). Oltre cento film all’attivo, caratterista amato da tutti, Scarpa è ricordato dal grande pubblico anche per il ruolo di Sergio in ‘Un sacco bello’, pellicola d’esordio di Carlo Verdone. Il regista romano lo ha salutato con un lungo post pubblicato sui social.
Il ricordo commosso di Verdone
In ‘Un sacco bello’, Scarpa era l’amico milanese di Enzo, prototipo del bullo romano con una spiccata vena di malinconia. Appresa la notizia del decesso del caratterista, il regista capitolino ha affidato ai social il suo dolore. “Cari amici, chi ha amato ‘Un Sacco Bello’ non potrà non esser triste per la scomparsa di Renato Scarpa per un improvviso malore. Aveva anche lavorato con Massimo Troisi in ‘Ricomincio da tre’, e con tanti altri registi. Affettuoso, dotato di gran talento, aveva il dono della ‘misura’, cosa che non tutti gli attori hanno. In questa scena tentavo di convincerlo a partire per Cracovia con le calze di seta e le penne a biro. Fantastico compagno di lavoro lo ringrazio ancora per esser venuto il giorno dell’ inaugurazione di una targa al ‘Palo della morte’ in via Giovanni Conti (zona Val Melaina) a Roma, targa che celebrava quel film. Fummo molto orgogliosi perché non ci aspettavamo il grande bagno di folla che ci fu. Ringrazio ancora questo caro amico che mi ha aiutato nella mia opera prima con garbo, affetto e talento. Persone così umili e gentili nel loro grande talento non ci sono più. Resterà sempre nei miei più bei ricordi. E credo anche, se avete amato quella pellicola, nella vostra memoria”.