Cinque spari nel cuore della Sanità. I Sequino, i Vastarella e i Savarese provano a resistere ai gruppi di altri quartieri

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Patrizio e Antonio Vastarella

NAPOLI – Paura nel cuore del rione Sanità. La polizia interviene alle 12 di ieri, dopo una segnalazione giunta alla sala operativa della questura. Due auto colpite dai proiettili in via Sanità. Poco più tardi la Scientifica trova cinque bossoli ancora caldi: ha fatto fuoco una pistola semiautomatica in rapida sequenza. Le macchine sono parcheggiate sul margine della strada. Non erano in movimento e non ci sono tracce di sangue negli abitacoli, o nelle vicinanze. Gli investigatori ascoltano i residenti: sospettano una ‘stesa’ nella zona controllata dai clan storici della Sanità. Qui c’è un patto tra i Sequino, i Vastarella e i Savarese, per bloccare le mire espansionistiche dei ‘cartelli’ di altri quartieri. L’ipotesi è un avvertimento alle cosche storiche della Sanità.

Da sempre l’Alleanza di Secondigliano e i Mazzarella vogliono occupare i vicoli della Sanità, ma incontrano forti resistenze delle paranze locali. Potrebbe essere successo di nuovo nelle ultime ore. Lo sospettano gli investigatori della squadra mobile della questura e del commissariato San Carlo Arena. Le auto coinvolte sono risultate intestate a persone incensurate. Il momento esatto in cui sono stati esplosi i colpi rimane un ‘giallo’: la polizia è intervenuta dopo aver scoperto i fori, ma non sono state ricevute segnalazioni di spari nella zona. Per questo motivo, non si esclude che l’episodio possa essere avvenuto diverse ore, o addirittura giorni prima. Come da prassi, sono stati eseguiti accertamenti nei pronto soccorso limitrofi per verificare l’eventuale arrivo di feriti, ma con esito negativo.
Gli investigatori partono da un elemento certo: sul posto non sono state rinvenute tracce di sangue, ma solo i bossoli a terra. da qui l’ipotesi della stesa nei vicoli della Sanità.

Nel proseguimento delle indagini, si sta valutando l’importanza di acquisire le registrazioni delle telecamere di sorveglianza, sia pubbliche che private, installate nelle vicinanze, dalle quali potrebbero emergere elementi significativi. Gli agenti hanno inviato una dettagliata informativa alla Procura: non escludono nemmeno uno scontro tra baby-paranze, con ventenni armati fino ai denti, che hanno messo alle strette i clan storici. Lo raccontano i fatti di cronaca recenti. L’allerta è massima e la Procura ha acceso i riflettori sui vicoli del centro storico.

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