Clan dei Casalesi, assoluzione per l’imprenditore Iannone

Era accusato di associazione mafiosa ed estorsione.

Giuseppe Iannone

Assoluzione per l’imprenditore Giuseppe Iannone: il 68enne era accusato di associazione mafiosa ed estorsione. L’inchiesta che ha tirato in ballo l’uomo d’affari aveva coinvolto anche il figlio Mario Iannone, 40enne, e il genero Mario Pellegrino, 44enne. Ai due venivano contestati i reati di concorso in estorsione, con l’aggravante mafiosa, e di trasferimento fraudolento di beni insieme a Giustina Amato (casapesennese ed ex consorte di Mario Iannone). Ma le posizioni dei tre sono state tutte archiviate.

Giuseppe Iannone, stando alla tesi della Procura distrettuale, fin dagli anni Novanta, sarebbe riuscito ad accaparrarsi  la quasi gestione monopolistica degli appalti nell’Agro aversano nell’ambito degli scavi e della posa in opera dei cavi elettrici per conto dell’Enel, facendo leva sulla sua (presunta) vicinanza al clan dei Casalesi, a disposizione del quale, afferma la Direzione distrettuale, aveva messo le sue società: l’Alba 90 srl, la Siep Costruzioni e infine l’Elettrolima.  Iannone, assistito dagli avvocati Ferdinando Letizia e Mario Caleidno, inoltre, avrebbe impiegato nella gestione economica della loro società i proventi derivanti da attività estorsiva.

Il giudice Baldassarre del Tribunale di Napoli non ha ritenuto valida la ricostruzione dell’Antimafia è ha assolto Iannone.

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