TRIESTE – Doppia intimidazione per CasaPound a Trieste. “Dopo la grave tentata aggressione di ieri all’inaugurazione della sede provinciale – sottolinea Cpi in una nota – questa mattina è stato trovato all’esterno della sezione un oggetto sospetto. Poi rivelatosi un secchio di vernice con un topo all’interno, che gli artificieri intervenuti sul posto hanno fatto brillare nel timore fosse un ordigno”. Le forze dell’ordine hanno poi bloccato l’autore dell’intimidazione, tornato sul posto poco dopo.
Tensioni a Trieste, in poche ore due intimidazioni a Casapound
“Si tratta del secondo pesantissimo atto intimidatorio messo a segno contro CasaPound nel giro di due giorni”, aggiunge Cpi, secondo cui, “se ad agire sono stati i soliti professionisti della tensione e dello scontro, a legittimarli alla violenza è però senza dubbio il clima di tensione e avversione alimentato dai media triestini, con in testa ‘Il Piccolo’, che da mesi arma una campagna diffamatoria nei confronti di CasaPound, dando sfogo a una vera e propria macchina del fango nei confronti di una comunità politica che si è dimostrata invece aperta al dialogo e al confronto e che proprio per questo ha fatto breccia nel cuore dei triestini delle più disparate provenienze politiche”.
Politica e libertà di espressione
“Detto questo, CasaPound non indietreggia di fronte alle aggressioni, alle intimidazioni e nemmeno dalle bombe vere, che pure hanno colpito diverse sedi del movimento. Fare politica – conclude Cpi – è un diritto che nessuno potrà negarci, per quanto possa provarci”.
(LaPresse)