Coccodrillo sparisce dal circo: è caccia al rettile nel Nuorese

L'episodio ha riaperto l'eterna battaglia sull'uso degli animali per le esibizioni

Un coccodrillo ( (Xinhua/Kent Gilbert foto)

MILANO – Prima l’orso tra Trento e Bolzano, ora il coccodrillo. A destare preoccupazione, stavolta in Sardegna, è proprio la misteriosa sparizione di un rettile denunciata dal circo Martin nella frazione di Sos Alinos, nelle campagne di Orosei, in provincia di Nuoro. Per essere precisi si tratta di un esemplare di caimano, più piccolo del diretto parente per il quale è stato scambiato all’inizio, lungo tra il metro e 10 e il metro e mezzo, nato e cresciuto in cattività. Sulle tracce dell’animale, ritenuto non aggressivo ma comunque carnivoro, lavorano i carabinieri e la forestale.

L’allerta a Orosei

L’allerta a Orosei è stata diramata a seguito della denuncia di furto del rettile effettuata dai proprietari ai militari. Non è ancora chiaro se il caimano sia stato rubato o se si sia allontanato da solo nei canneti presenti nella zona dove erano stati allestiti i capannoni del circo. Non sarebbe da escludere nemmeno l’ipotesi di un blitz animalista mirato a contrastare la presenza degli animali negli spettacoli. Repentina la reazione del Comune del Nuorese che sulla pagina Facebook ha avvisato turisti e cittadini di “prestare particolare attenzione. E segnalare ogni ipotetico avvistamento alle forze di polizia, tutte allertate”. La carovana del circo si è spostata nella vicina Tortolì, ma del caimano non c’è ancora traccia.

Il coccodrillo potrebbe non sopravvivere in autonomia

In ogni caso il rettile, non abituato alla vita in natura, ha poche speranze di sopravvivere in autonomia. Non essendo appunto in grado di procacciarsi cibo da solo. Trattandosi di un animale a sangue freddo inoltre, ha bisogno di calore e per questo motivo potrebbe avere difficoltà ad affrontare le temperature basse. Per questo era custodito in una teca. Secondo quanto emerso, sembra che potrebbe sopravvivere circa una settimana da solo in libertà. “Non uccidete l’animale, recuperatelo in sicurezza e affidatelo a un santuario”, è l’appello lanciato dall’Enpa. Che riconduce l’episodio a una falla nella sicurezza nel circo e chi controlli a tappeto nella regione e nel resto del Paese.

Si riaccende la polemica

L’episodio ha riaperto l’eterna battaglia sull’uso degli animali per le esibizioni al circo e scatenato più ironia che paura tra i frequentatori dei social, che non hanno perso tempo a replicare al post del Comune di Orosei. Molti gli utenti che hanno deciso di sdrammatizzare. “Magari qualcuno potrebbe avere la fortuna di dormire dentro un ‘sacco a pelo Lacoste”, oltre al classico “Ma il coccodrillo come fa?”.

(LaPresse/di Martina Coppola)

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