NAPOLI – “Le recenti norme in materia di prevenzione della crisi d’impresa hanno previsto l’ampliamento della platea delle società a responsabilità limitate soggette alla revisione legale dei conti.
A tale obbligo sono sottoposte le società che per due esercizi consecutivi superano anche uno solo dei seguenti parametri: 4 milioni di euro di attivo patrimoniale, ovvero 4 milioni di euro di ricavi, ovvero n. 20 dipendenti”.
Sono gli obiettivi del convegno “Commercialisti e Revisione Legale, gli incarichi professionali tra opportunità e criticità” che si svolgerà lunedì prossimo, 13 gennaio alle ore 15, nella sede dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, presieduto da Vincenzo Moretta.
“Se da un lato le norme assicurano un maggiore controllo sulle imprese, dall’altro rappresentano una indiscutibile opportunità per i professionisti per nuovi incarichi professionali”.
“Per i revisori legali, in maggioranza dottori commercialisti, sorgono tuttavia da tempo forti perplessità, da tempo irrisolte, per l’assunzione di detti incarichi la normativa difatti, nello stabilire rilevanti responsabilità dei professionisti per il ruolo svolto, prevede il rispetto di adeguati standard qualitativi e di indipendenza dell’attività svolta dal revisore”.
“Al tempo stesso, l’assenza di precise tariffe professionali sta diffusamente determinando una rincorsa al risparmio da parte delle imprese di tali prestazioni mentre, i professionisti interessati, sono sempre piu’ stretti dalla competizione del mercato prevista dalla legge sulle liberalizzazioni e dall’esigenza di non perdere questa importante occasione di lavoro e di nuove relazioni”. Il convegno è organizzato dalla Commissione Marketing degli studi professionali dell’Odcec di Napoli.
All’incontro interverranno Achille Coppola (segretario nazionale dei commercialisti italiani), Vincenzo Tiby (consigliere delegato dell’ordine partenopeo), Gianni Tomo (numero uno della Commissione Marketing studi professionali), Luigi Abete (magistrato, consigliere della Corte di Cassazione), Antonio Blandini (professore di Diritto commerciale nell’Università Federico II), Federica Colucci (magistrato, consigliere del Tribunale delle Imprese di Napoli) e Roberto Vona (professore di economia e gestione delle imprese nella Federico II).