Oggi è stato presentato il Rapporto di previsione strategica 2023 dalla Commissione Europea a Bruxelles. “La transizione verde richiede investimenti senza precedenti”, recita il resoconto dell’istituzione Ue. Secondo quanto emerso, saranno necessari investimenti per oltre 620 miliardi di euro per raggiungere gli obiettivi del Green Deal e di RepowerEU. L’Unione Europea è pronta a spendere 578 miliardi per investire su azioni costanti da effettuare fino al 2027, ma il resto dovrà provenire da finanziamenti privati. Si legge: “”I costi e le conseguenze totali della crisi climatica e della biodiversità sono sconosciuti, ma ogni euro investito in prevenzione ci restituisce in media 131 euro di perdite evitate e ulteriori benefici per la società”. Secondo la commissione, gli eventi meteorologici verificatosi in seguito all’intensificazione dell’inquinamento e del surriscaldamento globale portano a gravi perdite economiche, perciò risulta vantaggioso investire in precauzione piuttosto che in riparazione dei danni. Ad esempio, per la siccità vengono spesi 9 miliardi l’anno mentre per le inondazioni dei fiumi 7,6 miliardi. Inoltre, la crescente frequenza delle catastrofi climatiche potrebbe rendere le assicurazioni insostenibili per le famiglie e molte imprese e aumentare ulteriormente la pressione sui bilanci pubblici. Anche il potenziamento e l’adattamento ai cambiamenti climatici di infrastrutture, energia, digitale, stoccaggio delle risorse, alimentazione, salute, impianti di produzione o edifici richiede investimenti non indifferenti. “La prossima relazione europea sulla valutazione del rischio climatico fornirà ulteriori prove sui rischi legati al clima”, aggiunge la commissione, “tutto ciò costituisce anche un valido motivo per la prevenzione”.
Gas, domanda di 16 mld metri cubi
Alla presentazione anche Maros Sefcovic, vicepresidente della Commissione europea e commissario europeo per l’unione energetica, è intervenuto sulla questione: “Nel regolamento di solidarietà è stato fissato che è nostro dovere ottenere, attraverso questa piattaforma comune di acquisto di gas, 13,5 miliardi di metri cubi. Al primo turno abbiamo ricevuto una domanda di livello, quasi 11 miliardi di metri cubi. Sono molto lieto di comunicarvi che nel secondo round quello che abbiamo visto è una domanda dell’ordine di 16 miliardi di metri cubi. Quindi è quasi il doppio di quanto ci è stato chiesto dai capi di Stato e di governo nell’autunno dello scorso anno, e ci mancano ancora due gare prima della fine dell’anno. Stiamo completando ora i term sheet per la gara per i fornitori internazionali per presentare le offerte. Partirà domani mattina”.