NAPOLI– Schiaffo al Pd, Vincenzo De Luca lancia di fatto la candidatura dell’ex ministro Gaetano Manfredi a sindaco di Napoli. Ieri pomeriggio il vicegovernatore Fulvio Bonavitacola ha riunito a Palazzo Santa Lucia Graziella Pagano (Italia Viva), Fare Democratico, Fulvio Frezza (Più Europa), (David Lebro) La Città, Raimondo Pasquino (Centro Democratico), Amici dell’Avanti, Giuseppe Ossorio (Repubblicani democratici), Vincenzo Varriale (Moderati), Peppe Sommese (Liberaldemocratici), Clemente Mastella (Noi Campani) e Campania libera. Insomma, tutti gli alleati del centrosinistra tranne il Pd, M5S e Leu. Un’accelerazione brusca, a tratti clamorosi, a pochi giorni dall’incontro previsto tra il segretario dem Marco Sarracino ed Enrico Letta. Ed è stato lanciato, di fatto, il nome dell’ex rettore della Federico II. I partiti riuniti in Regione “hanno confermato la volontà di partecipare, unitariamente al Partito democratico ed alle altre forze politiche e civiche disponibili, ad una larga alleanza democratica che si candidi alla guida della città di Napoli – spiegano in un documento congiunto – costruendo un forte rapporto di collaborazione con il governo regionale”. Poi, la stoccata diretta al Pd napoletano e romano: “Nel ribadire che la scelta sul candidato sindaco si compie a Napoli e non secondo logiche di palazzi romani, i presenti hanno espresso forte preoccupazione per le continue lungaggini che tardano la definizione della coalizione e la conseguente individuazione del candidato”. Infine, il lancio di Manfredi: “Abbiamo prestato particolare attenzione alle recenti dichiarazioni rilasciate da Gaetano Manfredi sullo stato della città e le prospettive di una sua rinascita unitamente ad un’incisiva azione di risanamento finanziario.
Sulla base di questo ampio confronto sussistono le condizioni per arrivare all’individuazione di una personalità che, per autorevolezza e competenza, possa raccogliere il sostegno di un ampio arco di forze politiche e civiche”. Insomma, Manfredi è il nome di De Luca. Dal quartier generale del Pd nessuna replica, anzi chiosano: “Si sono contati, sono in minoranza”. Anche dal fronte grillino e di Leu nessun commento. La palla ora passa nelle mani di Sarracino, che si confronterà direttamente con il Nazareno. Aumentano vertiginosamente le quotazioni del ministro Enzo Amendola.
