Uccisa e bruciata, arrestato 36enne

Andrea Napolitano si è costituito: il delitto sarebbe avvenuto dopo un invito a pranzo

SAN PAOLO BEL SITO (Gianluca Rocca e Antonio D’Ascoli) – I sospetti della prima ora sono stati fugati: è stato un omicidio. Anzi, un femminicidio. Per la morte di Ylenia Lombardo è stato fermato un uomo: Andrea Napolitano, 36enne del posto. Per i carabinieri è stato lui, mercoledì sera, a togliere la vita alla 33enne e ad appiccare il fuoco al suo corpo ormai esanime. E’ stato lui stesso, evidentemente scioccato per quello che era appena successo, a contattare dei suoi amici subito dopo il fatto e a chiedere aiuto e consiglio. E poi, a qualche ora di distanza, nella notte tra mercoledì e ieri, si è presentato alla caserma dei carabinieri di Tufino.

Il 36enne è al momento l’unico sospettato del grave reato di omicidio volontario, un reato evidentemente aggravato dalle modalità con le quali si è consumato. E stando a quanto si apprende dal fronte delle indagini, anche se non si fosse consegnato spontaneamente, avrebbe avuto comunque le ore contate, visto che fin dai primi momenti dopo la scoperta del corpo di Ylenia, erano stati già numerosi gli indizi che lo indicavano come il principale indiziato. A incastrarlo, il ritrovamento di abiti sporchi di sangue nella sua abitazione. I due si conoscevano e si erano incontrati più volte in passato. Proprio quel giorno maledetto, erano stati visti assieme: addirittura il 36enne sarebbe stato visto entrare in quella casa di via Ferdinando Scala già nella tarda mattinata. Questo potrebbe voler dire che i rapporti tra i due erano buoni da spingere la futura vittima ad invitarlo a pranzo. Poi, però, deve essere successo qualcosa che ha fatto precipitare inesorabilmente la situazione. Su questo punto gli investigatori avrebbero già una pista su cui concentrare la ricerca di un movente: il 36enne era in cura presso un centro di igiene mentale di Nola. I suoi problemi non erano economici ma di altra natura, e stava cercando di uscirne proprio grazie al supporto del centro medico, che frequentava in maniera regolare. Ma deve essere accaduto qualcosa, quel pomeriggio, tra lui e Ylenia. Perché chi conosce Andrea dice che non era un tipo irascibile, anzi: quando seguiva le terapie ed assumeva i farmaci che gli venivano prescritti, era un tipo affabile e cordiale. Forse per questa ragione Ylenia si era fidata di lui. Forse per questo gli aveva aperto la porta di casa. Poi, all’improvviso il buio. La furia cieca. E il fuoco. Saranno ora i risultati dell’autopsia, attesa già nelle prossime ore, a stabilire con esattezza le modalità con le quali la donna è stata uccisa.

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