NAPOLI – Il giorno di Catello Maresca: oggi il tavolo nazionale del centrodestra darà il via libera alla candidatura a sindaco di Napoli del magistrato. Addio “civismo”: Maresca sarà a tutti gli effetti il candidato di Salvini, Meloni e Berlusconi, accettando i simboli dei partiti con una piccola scritta “progetto Napoli”, nei loghi. In realtà la Lega, che teme un superflop elettorale, potrebbe rinunciare al simbolo, ma si tratta di formalismi: Maresca inizia a parlare da esponente del Carroccio: “Il simbolo della Lega nella mia coalizione? Va bene chiunque voglia fare cose importanti per Napoli”, dice Maresca, “impegnarsi, venire a dare un contributo per le sorti di questa città che devono essere prese in carico da un gruppo di persone di buona volontà. La Lega”, argomenta Maresca, “è nel governo Draghi, governa in tante città e regioni. Non credo che Napoli sia diversa dalle altre”. Intanto, arriva una dichiarazione francamente grottesca da parte di Forza Italia: “La classifica del Sole 24 Ore sul gradimento dei cittadini verso i propri sindaci”, dice il coordinatore cittadino degli azzurri, Fulvio Martusciello, “è impietosa verso De Magistris. La voglia di cambiamento c’è ed è fortissima. Ora è tempo di organizzare al meglio la campagna elettorale per realizzare le aspettative dei napoletani. Subito il tavolo del programma e cominciamo il confronto”. “Ma questo Martusciello che critica De Magistris”, sospira a ‘Cronache’ un big del partito di Berlusconi, “è lo stesso che ha salvato la giunta arancione, convincendo, insieme alla sua consigliera regionale Annarita Patriarca, un consigliere comunale di Forza Italia a salvare il sindaco senza maggioranza sul bilancio? Se non ci fosse da ridere, verrebbe da piangere”. Intanto, l’ex capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Napoli, Stanislao Lanzotti, ufficializza il sostegno della sua lista civica, Azzurri per Napoli, al candidato Pd-M5s, Gaetano Manfredi.
Comunali a Napoli. Maresca, i simboli ci sono. Solo la Lega si nasconde
Oggi il vertice decisivo del centrodestra per chiudere l’accordo per il voto