di Mauro Suma
MILANO (LaPresse) – Il 2-2 di Leonardo. Da quando il brasiliano è direttore generale dell’area tecnico-sportiva, ci sono state 2 operazioni in entrata e 2 in uscita. Gli arrivi di Higuain e Caldara hanno infiammato prima piazza della Repubblica e poi piazza Duomo. Senza alterare quello che il presidente rossonero Scaroni ha definito lo scorso 26 luglio “il faro puntato” dell’Uefa sul Club rossonero. Il prestito oneroso del Pipita Higuain viene di fatto finanziato dai ricavi della partenza di Nikola Kalinic verso Madrid, sponda Atletico. Visite mediche superate e ufficialità in dirittura.
Ma anche dalla cessione temporanea e onerosa del difensore paraguayano Gustavo Gomez divenuto un centrale del Verdao brasiliano, il Palmeiras. Sull’altro fronte, tenendo conto del fatto che il Milan continuerà a corrispondere alla Juventus le rate dovute per Leonardo Bonucci nell’ambito dell’operazione di mercato dell’estate 2017. Già finita a suo tempo sotto la lente di ingrandimento dell’Uefa, si può considerare che, fatti salvi gli impegni sul fronte dell’ex capitano rossonero, in buona sostanza Mattia Caldara arrivi a costo zero.
Il Fair Play Finanziario è in ogni caso costantemente in primo piano nelle dichiarazioni dei vertici rossoneri
Al punto che ne hanno parlato più volte in sede istituzionale il presidente Scaroni e lo stesso Leonardo. Ma vi ha fatto riferimento anche Paolo Maldini all’atto del suo insediamento da direttore sviluppo strategico. Contemperare, è la parola d’ordine in questo senso dalle parti di Casa Milan. Da coniugare sia in entrata che in uscita, con un occhio alle plusvalenze. Nell’ottica di un rafforzamento dell’organico, la ricerca del centrocampista sembra aver preso più piede rispetto a quella dell’esterno d’attacco.
Sul brasiliano Bernard, parametro zero in uscita dallo Shakhtar Donetsk a parametro zero, la presa di Leonardo non è mai sembrata davvero salda e convinta, sul punto di chiudere. Ecco perchè l’inserimento dell’Everton, ecco perché i tanti giorni trascorsi senza altri contatti dopo la visita degli agenti del brasiliano a Casa Milan. A centrocampo, Adrien Rabiot è mercato a vista dal Paris Saint Germain nonostante i buoni uffici di Leo, il croato Mateo Kovacic appare in orbita Chelsea mentre Milinkovic-Savic è in una sola e unica parola irraggiungibile.
Tocca a Leonardo e Maldini valutare i profili di alcuni giovani italiani come Daniele Baselli (Torino) e Lorenzo Pellegrini (Roma)
Oppure scandagliare piste più esotiche come quelle rappresentate dal 22enne maliano Diadie Samassekou (Salisburgo) e dal 23enne ivoriano Tiemoue Bakayoko (Chelsea). Appare tutt’ora priva di riscontri l’ipotesi di un Milan con il monitor acceso su Julian Draxler, 24enne tedesco di Gladbeck, passato dal Wolfsburg al Paris Saint Germain nell’estate del 2017. Una di queste piste o anche altre potrebbero essere incoraggiate dal mercato in uscita, mai scollegato dal resto dello scenario rossonero. Il mondo degli agenti e dei mediatori ha fatto trapelare diversi interessamenti nei confronti di giocatori del Milan: da parte di PSG e Arsenal per Ricardo Rodriguez, del Siviglia per Andrè Silva, del Chelsea per Pepe Reina e del Cagliari per Cristian Zapata.