In una lettera al Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, l’ambasciatore iraniano presso le Nazioni Unite, Saeed Iravani, ha dichiarato che l’Iran si riserva il diritto legittimo di rispondere con decisione a Israele per l’uccisione del generale delle Guardie della Rivoluzione Seyyed Razi Mousavi in Siria. Iravani ha definito l’operazione che ha portato alla morte di Mousavi come “un atto terroristico”, sottolineando che tre missili provenienti dalle posizioni del regime israeliano sulle Alture del Golan occupate sono stati la causa dell’evento. Il governo di Israele non ha ancora risposto ufficialmente alle accuse, ma l’escalation delle tensioni nella regione è evidente, con l’Iran che minaccia una risposta decisa in conformità con il diritto internazionale e lo Statuto delle Nazioni Unite.
Accuse di Hamas su presunti furti di organi da parte di Israele: richiesta di un’indagine internazionale
Nel frattempo, l’Ufficio stampa governativo di Gaza, gestito da Hamas, ha accusato Israele di aver rubato organi da 80 corpi di palestinesi restituiti al valico di frontiera di Kerem Shalom. In un comunicato citato dai media arabi, Hamas ha affermato che Israele “ha rubato la dignità di 80 martiri”, restituendoli “mutilati”. Secondo il movimento islamista, l’esame dei corpi indica chiaramente che l’occupazione israeliana ha rubato loro organi vitali.
Hamas ha sostenuto che questa non è la prima volta che Israele compie tali azioni, chiedendo un’indagine internazionale indipendente sull’accaduto. La richiesta di un’indagine riflette la gravità delle accuse e l’aspettativa di un chiarimento da parte della comunità internazionale.