La guerra in Ucraina ha raggiunto un triste traguardo: il giorno 757. Mentre il conflitto continua a scuotere la regione, il Consiglio europeo ha emesso una bozza di conclusioni che sottolinea la necessità “imperativa” di preparare i cittadini dell’Unione Europea al rischio di guerra, in vista di una futura strategia di prontezza.
Le dichiarazioni dei leader europei riflettono un crescente senso di urgenza e preoccupazione. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha ammonito che “se vogliamo la pace, dobbiamo preparare la guerra”. Questa affermazione incisiva sottolinea la necessità di un approccio proattivo nel gestire le tensioni geopolitiche e il potenziale per conflitti su scala globale.
La presidente dell’Unione Europea, Ursula von der Leyen, ha chiarito ulteriormente il quadro della situazione, avvertendo che “il mondo è diventato più pericoloso” e che l’Ue deve svegliarsi di fronte alle ambizioni espansionistiche di Putin, che non si fermano all’Ucraina.
Queste parole riflettono una crescente consapevolezza della necessità di un’azione coordinata e decisa da parte dell’Europa di fronte alle sfide geopolitiche emergenti. Mentre il conflitto in Ucraina continua a causare sofferenza e distruzione, l’Ue si sta preparando a fronteggiare eventualità future e a proteggere gli interessi dei suoi cittadini.
In un mondo sempre più instabile, la call to action dell’Europa è chiara: è necessario unirsi e prepararsi per proteggere la pace e la stabilità nella regione e oltre