ROMA – Oggi e domani a Bruxelles si riunisce il Consiglio europeo: in arrivo il quinto pacchetto di sanzioni anti-Russia finalizzato a colpire il cuore dell’economia del Paese. Sul tavolo dei leader europei lo stop ai rifornimenti di gas e petrolio. Ma i pareri sono contrastanti.
I no all’embargo
Il presidente dell’Assemblée Nationale francese Richard Ferrand ha spiegato che “un embargo sul gas e sul petrolio russi non sia possibile. Non siamo pronti. Le sanzioni servono a indebolire il potere politico russo, non a punire i francesi o gli altri europei. Ogni volta che si può inasprire la posizione per indebolire il potere russo, bisogna farlo, ma non si tratta di prosciugare all’improvviso l’Europa, la Francia, l’industria, tutto quello che ci fa vivere”. A Parigi fa eco Berlino: “Se è vero che la Germania vuole chiudere la condizione di dipendenza dalla Russia sul piano energetico nel lungo periodo – ha detto il cancelliere Olaf Scholz – farlo da un giorno all’altro significa, per il nostro Paese e tutta Europa, precipitare in una recessione”. Che ha poi aggiunto: “Centinaia di migliaia di posti di lavoro sarebbero in pericolo. Tutta l’industria sarebbe sul baratro. Il contraccolpo delle sanzioni non deve colpire gli Stati europei più duramente di quanto le sanzioni colpiscano la leadership russa”
I sì all’embargo
Sono invece per l’embargo di gas e petrolio dalla Russia: Lituania, Repubblica Ceca e Slovacchia. Dalla Capitale della Lituania, Vilnius, fanno sapere che ormai “sono inevitabili queste sanzioni, in particolare verso il settore petrolifero che può essere facilmente rimpiazzato”.
Di Maio: “No a veti”
L’Italia, per bocca del ministro degli esteri, Luigi di Maio si dice pronta a non “porre veti” in quanto “aperta all’ipotesi di un quinto pacchetto di sanzioni” ma “aspetta la proposta della Commissione. ll governo italiano non si farà trovare impreparato e sta già lavorando ad alternative energetiche con altri Paesi per evitare ricatti”
Biden a Bruxelles
Sarà a Bruxelles tra poche ore il presidente Usa Joe Biden per prendere parte al vertice Nato e al summit dei leader del G7 dei prossimi giorni. Il quotidiano New York Times ha scritto che l’America è per la linea delle sanzioni e che “un nuovo annuncio potrebbe arrivare già giovedì 25 marzo” contro centinaia di membri della Duma, la Camera bassa del parlamento russo.
L’incendio
Sono al lavoro già da molte ore i vigili del fuoco per domare l’incendio sviluppatosi nei pressidella centrale nucleare di Chernobyl. Allertata dalle autorità di Kiev la l’International Atomic Energy Agency (AIEA) per effettuare tutte le rilevazioni del caso su eventuali fuoriuscite di materiali altamente tossici, ma il rischio sembra essere almeno per ora, scongiurato.