STRASBURGO – La prima volta di Giuseppe Conte a Strasburgo è iniziata all’insegna del ricordo di Antonio Megalizzi. Erano attese parole di distensione verso la Francia, arrivate solo a metà. Il discorso del premier italiano al parlamento europeo si è poi concentrato sul futuro dell’Unione Europea, toccando la questione immigrazione e auspicando “unità” nel consiglio Onu. Discorso sonoramente contestato dagli europarlamentari, che non hanno mancato di far notare come questo Governo stia facendo grossi danni all’Italia e all’Europa e che “non è questa l’Italia che conosciamo”.
“Per Antonio Megalizzi, italiano innamorato dell’Unione Europea”
“Un commosso ricordo in memoria di Antonio Megalizzi un italiano che si definiva ‘innamorato dell’Unione Europea’, caduto vittima, qui a Strasburgo due mesi fa, della barbarie del terrorismo”, per Conte l’Europa deve essere vicina “ai suoi popoli. L’Ue nel XXI secolo, deve perseguire il suo progetto dal popolo e per il popolo, a partire, mi fa piacere affermarlo, in questa sede, da un Parlamento europeo con ruolo e poteri rafforzati, con particolare riguardo al potere di iniziativa legislativa e di inchiesta, in quanto unica istituzione che gode di diretta legittimazione democratica. Sarebbe importante anche riconoscere in capo al Parlamento il potere di generale accountability rispetto alle altre istituzioni europee”.
Conte: “Flussi migratori da governare tutti insieme”
Se vogliamo che l’Ue “rimanga il nostro futuro comune – ha poi continuato il premier -, è il momento di far seguire alle parole i fatti, avviando insieme un percorso per una nuova Europa, un’Europa del popolo, più solidale, più inclusiva, più equa, in definitiva più democratica. L’unica in cui i cittadini di oggi e di domani meritano di vivere“, dopo l’auspicio a correggere quel che non va, il premier ha toccato il tema immigrazione: “Va sganciata dall’illusione che possa essere risolutiva una protezione del confine esterno marittimo europeo, con un’ingente spesa per migliaia di agenti della Frontex rafforzata e con un onere aggiuntivo sui Paesi di primo arrivo, che avrebbe un impatto anche in termini di sicurezza. I flussi migratori non si governano da soli. Occorrono sforzi condivisi come stabilito al Consiglio Europeo di giugno“.
Crisi diplomatica Italia-Francia: soluzione rimandata
La crisi diplomatica con la Francia verrà risolta in altro modo, probabilmente interverrà Mattarella. Ma Conta ha toccato anche questo ‘tasto dolente’: “I dissidi anche sul piano bilaterale, e in questi giorni ne abbiamo la chiara conferma, rappresentano più l’effetto che la causa di una incapacità dell’Europa di proporre soluzioni. E’ questa incapacità, non i dissidi, che affievoliscono la forza propulsiva del progetto europeo”.
Verhofstadt: Conte burattino di Salvini e Di Maio
Durissimo l’affondo del leader dei Liberali Guy Verhofstadt: “La deriva dell’Italia è iniziata 20 anni, con Berlusconi. Ma adesso questo Governo rappresentato da lei, primo ministro Conte, sta facendo ancora più danni. L’Italia ha sempre avuto un ruolo centrale nell’Europa, ora è fanalino di coda. Primo ministro Conte, le chiedo per quanto tempo lei sarà ancora burattino nelle mani di Salvini e Di Maio?”. Poi la replica di Conte: “Io burattino non lo sono. Interpreto e sono orgoglioso di rappresentare un intero popolo e di interpretare la voglia di cambiamento del popolo italiano e di sintetizzare una linea politica di un Governo che non risponde alle lobby. Forse i burattini sono coloro che rispondono a lobby e comitati d’affari”.
Juncker a Roma il primo aprile
Conte ha avuto, prima di parlare all’Europarlamento, un incontro con il presidente della commissione Ue Jean Claude Juncker, durato circa mezz’ora, ritenuto “positivo” dal premier italiano. I due si sono dati appuntamento al primo aprile a Roma per un nuovo incontro bilaterale.