CHARLEVOIX – E’ stato un G7 teso quello che ha visto la prima partecipazione del nuovo premier italiano Giuseppe Conte. Ne è venuta fuori una dichiarazione congiunta, che convince fino a un certo punto gli Stati Uniti e la Francia, sul commercio. E l’incontro è stato caratterizzato dalla ‘fuga’ di Donald Trump che si è recato a Singapore per prepararsi al confronto con il leader nordcoreano Kim Jung-Un.
L’accordo sul commercio e il colloquio con Trump
Il numero uno del governo Lega-5 Stelle si è mostrato contento dell’esito del summit in Canada: “Sul tema degli scambi commerciali posso anticipare che abbiamo raggiunto un accordo. Abbiamo tutti convenuto dopo un proficuo scambio che il sistema del commercio internazionale è un po’ datato e richiede un suo adeguamento alle mutate realtà sociali ed economiche. Lavoreremo insieme in questa direzione”. Il premier ha confermato di aver avuto un colloquio con Trump: “Ha fatto le congratulazioni a me ed al nuovo governo. Era molto contento che due forze nuove avessero ricevuto consenso elettorale e formato la maggioranza di governo. C’è stato un invito alla Casa Bianca e organizzeremo il prima possibile”, ha concluso.
La posizione sulla Russia
Altro punto che ha diviso il G7 è stato il possibile rientro della Russia: “L’Italia è portatrice di una posizione di dialogo. Ciò non vuol dire abbandonare dall’oggi al domani il sistema della sanzioni però abbiamo prospettato a tutti i nostri partner che avere la Russia isolata non conviene a nessuno”, ha detto Conte. Una posizione che non ha trovato tutti d’accordo. A cominciare dal governo russo che sembra interessato fino a un certo punto.
Il plauso di Lega e Movimento 5 Stelle
L’esordio di Conte in ogni caso è stato salutato positivamente dalle due parti che formano il suo governo. “Complimenti al premier che ha rappresentato l’Italia al G7 con dignità ed orgoglio e senza cappello in mano a dire signorsì signor padrone”, ha detto il ministro dell’Interno e segretario della Lega, Matteo Salvini. “Ha portato la loro voce e i loro bisogni al tavolo dei leader mondiali con fermezza e autorevolezza. Ha detto che gli italiani sono insoddisfatti delle politiche europee che riguardano l’immigrazione e che quando si affrontano temi come le sanzioni alla Russia o i dazi, noi dobbiamo pensare anche ai nostri interessi nazionali”, hanno aggiunto dal Movimento 5 Stelle.