GIUGLIANO – Arrestati in 13. In tre sono stati spediti in carcere, altri nove ai domiciliari. E’ questo il bilancio dell’operazione portata a termine dagli uomini della Guardia di finanza, che ha scoperto un giro di vini e spumanti contraffatti. Pare che per produrli siano stati utilizzati ingenti quantitativi di alcol denaturato importato dall’estero per fronteggiare la pandemia da Covid-19. I finanzieri hanno sequestrato a un liquorificio di Giugliano, tre opificio di Sant’Antimo, Pagani e Sarno, una tipografia di Cava de’ Tirreni e una casa vinicola di Pagani.
Gli arresti
A finire in carcere sono stati Luigi Di Fronzo, Domenico Ceparano, Sandro Spinella e Mario Rainone. Ristretti ai domiciliari Giacomo Spataro, Vincenzo Tortora, Gaetano Rainone, Gerardo Lodato, Giuseppe Matera, Filippo Matera, Crescenzo D’Alterio, Giovanna Barretta e Mattia Barretta. Gli indagati sono di Mugnano, Sant’Antimo, Calvizzano, dell’Agro nocerino-sarnese e della Puglia. E’ stato disposto anche un sequestro preventivo delle imposte evase da 250mila euro. Trovate anche bottiglie con la dicitura olio d’oliva ma che invece contenevano olio di semi.
Le indagini
Dagli accertamenti è emerso che le bevande contraffatte venivano vendute a cantine, distillerie, grossisti e rivenditori al dettaglio tra Campania, Puglia e Calabria. Ma i liquori, è emerso dalle analisi chimiche, contenevano anche sostanze nocive tipiche dei disinfettanti (alcool isopropilico e metiletilchetone) non destinate per l’uso alimentare. La contraffazione ha riguardato anche presunto champagne sulle cui bottiglie sono state trovate le griffe false di noti marchi internazionali, anche Dop, ma che invece contenevano solo vino spumante. Le indagini sono state effettuate dai finanzieri mediante intercettazioni telefoniche e ambientali.
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