Coppeto: “La corsa alle Regionali in Campania non sia sulla pelle della gente”

NAPOLI – Poco coinvolgimento del Consiglio sul Piano urbanistico e lite continua tra Regione e Comune. Il clima nel breve spazio che divide Palazzo San Giacomo e Palazzo Santa Lucia è torrido in queste ore. La Sinistra invita tutti a ragionare, a dialogare, a fare sintesi. L’unica strada per risolvere i problemi oggi e per frenare l’avanzata della destra domani. A parlarne con ‘Cronache’ è il capogruppo di Sinistra in Comune, Mario Coppeto.

La delibera sul Puc arriva in Assise tra le polemiche. Che idea ha a riguardo?

La delibera arriverà in aula già nei prossimi giorni. Per ora si parla di linee guida di quello che dovrà essere il Puc. Siamo in una fase iniziale, ma almeno è stata superata l’inerzia che ha privato di questo strumento tanti comuni.

Non le sembra un po’ vago il testo?

Si tratta di macrocapitoli di carattere generale dai quali partire per affrontare temi di merito che sono centrali per il futuro della città. Lunedì (domani ndr) ne parleremo all’interno del gruppo per dare un contributo alla discussione. Le linee generali dovranno tenere conto di alcuni temi fondamentali come i cambiamenti climatici, di alcune sfide precise alle quali bisogna far fronte come quella del diritto all’abitare. Non si tratta solo di dare una casa a chi ne ha bisogno. Si tratta di dargliela di qualità, di porre fine a situazioni di degrado che riguardano tante zone della città. Il progetto Sirena, che doveva far questo, non ha dato i frutti sperati. Ma bisogna affrontare questa discussione.

In molti hanno attaccato l’amministrazione per lo scarso coinvolgimento sulla delibera. Che ne pensa?

E’ un tema che ho posto anche io. Si contesta anche, per altro, che sia stato scritto sulla base del solo pensiero politico che amministra la città e che sia stato fatto solo per evitare il commissariamento. A me, sinceramente, interessa cosa faremo da domani in poi. Intanto c’è un punto da cui partire. Ora mettiamoci al lavoro.

Basterà a evitare il commissariamento ad acta?

Questa è una domanda da fare al presidente De Luca. Credo che comunque il commissariamento non ci sarà. L’inerzia è stata superata. E poi già Bagnoli è commissariata, fare lo stesso con il resto della città porrebbe un problema di carattere democratico.

Tra Regione e Comune è una rissa continua. Ora è Anm il ring sul quale continua il combattimento. Come se ne viene fuori?

E’ un problema enorme. La mancata capacità di avere un dialogo istituzionale degno di questo nome tra gli enti interessati aggrava il disastro di Anm. Non mi interessa individuare il colpevole. Ma sarebbe una iattura se dovessimo assistere, per questa mancanza di dialogo, alla messa sul mercato dell’azienda di trasporto cittadina. Bisogna sedersi al tavolo e ragionare. Se servono più risorse si fa una battaglia comune con il governo per ottenerle. La contesa politica in vista delle Regionali non può essere fatta sulla pelle dei cittadini. Poi bisogna interrogarsi anche su come Anm sia stata gestita. Tutti hanno fatto la loro parte fino in fondo?

I dipendenti sono inviperiti con i dirigenti, accusati di difendere i loro privilegi.

Certo, anche quello è un tema. Ci sono disparità salariali enormi, ma non è l’unico elemento. Faccio fatica, ad esempio, a pensare che in un’azienda del genere il numero degli autisti non sia preminente rispetto a quello dell’intero organico. Serve una ristrutturazione complessiva. La Holding era stata pensata per dare una gestione coerente a tutte le partecipate. Ad oggi, invece, c’è solo una struttura in più e nessun vantaggio.

Europee e Regionali si avvicinano, il congresso Pd è alle spalle. La Sinistra come si muoverà?

La Sinistra tutta deve prendere coscienza che la divisione genera mostri. In questo momento i mostri sono rappresentati dal rapporto tra Lega e Movimento 5 Stelle, tra i sovranisti europei e coloro che hanno tradito il loro progetto originario. Gli ultimi risultati elettorali dicono che il centrosinistra unito ottiene qualche risultato migliore. Non penso che Zingaretti sia la soluzione di tutti i mali, ma contribuisce a gettare le basi di un ragionamento. Servirebbe una grande alleanza da costruire sul tema della riduzione delle diseguaglianze. Quindi lei è favorevole a un’alleanza con il Pd.Bisogna partire dalle alleanze, sicuramente. Non si può rilanciare la Sinistra in Italia prescindendo dal rapporto con il Partito democratico. Anche in Europa la strada è quella. Abbiamo bisogno che tutti facciano un passo indietro per farne due in avanti. Se il Pd vuole inglobare tutti per costruire il ‘grande Pd’ non iniziamo col piede giusto.

Allearsi col Pd, però, può significare anche sostenere De Luca alle Regionali. Non sarebbe un problema per voi che oggi siete alleati di De Magistris?

Il governo regionale non ha ottenuto risultati brillanti. La sanità, in particolar modo, lo dimostra. Va fatto un ragionamento su cosa sia meglio per il futuro della Regione e sedersi tutti al tavolo. Un tavolo al quale deve esserci certamente anche Luigi De Magistris. Una competizione tra sindaco e attuale governatore consegnerebbe Palazzo Santa Lucia alla destra che si sta affermando sempre di più nel Paese. La storia non si ripete, non sono spaventato, ma i segnali inquietanti, come l’intolleranza verso il diverso, non mancano. Bisogna ragionare sui dati e fare delle valutazioni. Ed essere pronti anche a fare passi indietro. 

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