ROMA (LaPresse) – “Esprimo il mio apprezzamento per l’esito del voto di Strasburgo sulla Direttiva copyright. E ringrazio gli europarlamentari per il senso di responsabilità dimostrato. È un passaggio importante. E che consente a questa legge di proseguire il suo iter di approvazione. Verso una più efficace difesa del diritto d’autore nello spazio digitale contemporaneo”. Così il Presidente della FIEG, Andrea Riffeser Monti, commenta l’approvazione di riforma del diritto d’autore. Una riforma approvata dal Parlamento europeo su proposta della Commissione europea. E che introduce infatti il principio di remunerazione degli editori e dei giornalisti. Per la distribuzione in Internet degli articoli di giornale.
Riforma del diritto d’autore, il Parlamento europeo approva
“È l’affermazione di un principio molto importante. A tutela dei valori democratici europei di una stampa libera e indipendente. E a garanzia della centralità del suo ruolo nella società contemporanea”.
Da Strasburgo, il Presidente dell’ENPA, Carlo Perrone, evidenzia come la riforma “preserverà l’indipendenza dei giornali. Soprattutto per le generazioni future. Non riguarda, quindi, solo la modernizzazione del diritto d’autore. Ma anche la sua funzione fondamentale nelle nostre democrazie”.
Il commento di Riffeser sulla riforma del copyright
“Proteggere i prodotti editoriali significa rafforzare il valore delle imprese – prosegue Riffeser –. Tutelare le genialità di ciascuno, potenziare la capacità di innovare. E sperimentare anche nuove forme di comunicazione. Oggi il Parlamento europeo ha dato un segnale chiaro di riconoscimento della informazione professionale. Come presidio di informazione affidabile e verificata. E come unico argine ai rischi di una deriva della diffusione delle fake news”.
“Continueremo a collaborare con le istituzioni europee nella delicata fase dei negoziati – conclude Riffeser Monti –. Con l’obiettivo di realizzare in tempi rapidi una riforma equilibrata. E aderente al mutato contesto tecnologico e digitale. Una riforma che, ne siamo certi, incoraggerà forme di cooperazione virtuosa tra i titolari di diritti sui contenuti editoriali. E i fornitori di servizi innovativi. Che riproducono ed elaborano i contenuti protetti da tali diritti”.