ROMA – E’ allerta massima in Italia per i due casi di Coronavirus riscontrati. Si tratta di una coppia di 66enni cinesi in viaggio nel nostro Paese, provenienti dal focolaio in cui si è sviluppato il virus letale. Oltre ai due pazienti, ricoverati all’ospedale Spallanzani di Roma in “condizioni discrete”, altre 12 persone provenienti da altre zone della Cina sono ricoverate per essere sottoposte al test per la ricerca del virus.
Coronavirus, 12 persone ricoverate per possibile contagio
Altre nove persone sono state testate e dimesse, mentre 20 soggetti che hanno avuto contatti con possibili contagiati sono sotto osservazione. Le persone sotto osservazione sono di nazionalità cinese, italiana ed europea. Tra queste c’è anche una ragazza proveniente da Frosinone. Sono dunque 32 le persone monitorate dallo staff dell’ospedale romano.
Intanto, si attendono per lunedì i circa 80 italiani provenienti da Wuhan. Arriveranno all’aeroporto di Pratica di Mare (Roma) tramite un volo militare. Saranno tutti sottoposti ad “un regime sanitario in un luogo dedicato“. Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
L’ammissione di colpa della Cina: “Ritardi nelle misure di controllo”
“Se fossero state adottate prima le misure di controllo rigorose, il risultato sarebbe stato migliore di quello attuale“. Lo ha dichiarato il segretario del Partito comunista cinese di Wuhan, la città focolaio del virus. Una vera e propria ammissione di colpe del governo cinese. Sono intanto saliti a 213 i morti per il virus mortale, con contagi in aumento in Cina. Coinvolti 20 Paesi con oltre 10mila casi in tutto il mondo.