Il Pil rallenta nel 2019, ma supera le previsioni del governo

Il calo è dovuto al fatto che il quarto trimestre ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente. “La variazione trimestrale - spiega l’Istat - è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto sia nel comparto dell'agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell'industria, mentre il comparto dei servizi ha registrato una variazione praticamente nulla”

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 09-09-2019 Roma Politica Camera dei Deputati - Voto di fiducia al governo Conte 2 Nella foto Luigi Di Maio, Dario Franceschini Photo Roberto Monaldo / LaPresse 09-09-2019 Rome (Italy) Chamber of Deputies - Vote of confidence to the government Conte 2 In the pic Luigi Di Maio, Dario Franceschini

ROMA – Il Pil rallenta nel 2019, ma va oltre le previsioni del governo. E’ quanto sostiene l’Istat secondo cui il Prodotto interno lordo italiano lo scorso anno è sì cresciuto dello 0,2%, meno rispetto all’anno precedente che ha raggiunto +0,8% ma in aumento di +0,1% previsto dal governo. Ma per ottenere il risultato definitivo bisognerà attendere fino al 2 marzo del 2020.

2019

Sempre per l’anno 2019 per quanto concerne il quarto trimestre la stima preliminare vede il Pil a -0,3% rispetto al terzo trimestre e invariato su base annua. Nel 2019 il trimestre precedente aveva fatto registrare un incremento seppur minimo dello 0,1% congiunturale e dello 0,5% tendenziale. Ovvero, il calo trimestrale dello 0,3% è il più forte dal primo trimestre del 2013, da quasi sette anni.

I perché del calo

Il calo è dovuto al fatto che il quarto trimestre ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente. “La variazione trimestrale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto sia nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell’industria, mentre il comparto dei servizi ha registrato una variazione praticamente nulla”.

Calo della domanda

“Da registrare – spiega l’Istat – un marcato calo dell’industria e dell’agricoltura” con un “contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto positivo della componente estera netta”. Mentre per quanto concerne il quarto trimestre il valore aggiunto in termini congiunturali “segna un calo marcato nell’industria e in agricoltura, a fronte di un sostanziale ristagno per l’insieme del terziario”.

Gualtieri fiducioso

“Prevediamo un rimbalzo di crescita per il primo trimestre 2020 – ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri – e siamo ancora più determinati a implementare il nostro programma di sostegno a crescita e investimenti. Siamo determinati e fiduciosi a sostenere il rilancio della crescita”.

Il coronavirus

“Premature le stime dell’impatto sull’economia del coronavirus – ha commentato Gualtieri – siamo responsabilmente al lavoro e impegnati ad affrontare questa questione e a garantire le misure necessarie per la piena sicurezza dei cittadini italiani ma è prematuro fare previsioni dell’impatto di questo evento sull’economia globale e italiana”.

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