Un altro record. Sono 627 i morti in Italia per il coronavirus. E’ il dato peggiore dall’inizio dell’epidemia che ha provocato 4.302 decessi nel giro di un mese. Impennata anche per il numero dei contagi: 4.670 in più nel giro di 24 ore, con il totale che sale a 37.860. Ma c’è anche una notizia positiva: le persone che hanno contratto il Covid-19 ma ne sono uscite sono 689 in più, 5.129 dall’esplosione del contagio. E ancora: 47.021 tutti coloro che sono risultati positivi, un dato che comprende deceduti e guariti. Insomma, quello della protezione civile giornaliero è un altro bollettino di guerra. Tuttavia, il capo Angelo Borrelli smentisce “seccamente che il Dipartimento si starebbe preparando per dichiarare condizioni di biocontenimento. Sono fake news che vanno punite”. E non solo. Buone nuove per i pensionati. “Ho firmato un’ordinanza che consente il pagamento anticipato negli uffici postali e nelle banche. Non avverrà in un giorno ma dal 26 al 31 di marzo e così avverrà anche per aprile e i mesi a venire”, annuncia in conferenza stampa.
Tornando alla situazione sanitaria, fra le regioni più colpite, sempre in testa la Lombardia con 15.420 casi attualmente positivi, seguita a distanza da 5.089 in Emilia-Romagna, 3.677 in Veneto e 3.244 in Piemonte. Superano la quota mille anche le Marche (1.844), la Toscana con 1.713 e di un soffio, ovvero 1.001, la Liguria. Non solo. Il numero medio di patologie osservate tra i pazienti deceduti è di 2.7, secondo i dati diffusi dall’Istituto superiore di sanità. E poi 36 dei primi 3.200 (1.1%) pazienti Covid-19 positivi che hanno perso la vita sono di età inferiore ai 50 anni, con otto uomini e una donna tra i 31 e i 39 anni. Sette di loro – sottolinea l’Iss – avevano gravi malattie pre-esistenti (cardiovascolari, renali, psichiatriche, diabete, obesità).
Intanto, lo stesso Borrelli lancia un avvertimento sulla crescita dei contagi, anche se sottolinea che “le misure messe in campo fino a oggi hanno dato dei risultati”. Il suo pensiero è chiaro: “Credo che il numero dei positivi sia frutto di una circolazione del virus che è precedente alla stretta data e che ci auguriamo tutto, con queste misure, prese e da prendere, ci permetterà ancora di più di fermare il virus”.
Ma a preoccupare sono anche le 2.655 persone in terapia intensiva in Italia. “Per noi non ci sono difficoltà e a noi risulta che quando c’è stato bisogno di trasferimenti lo si è sempre fatto”, assicura Borrelli. E ancora: “Non abbiamo avuto problemi di ricoveri negli ospedali, possono esserci soluzioni su più Regioni”. Sul fronte mascherine, in serata, infine, arriva l’annuncio su Facebook del ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli: “Grazie alle nuove misure contenute nel decreto ‘Cura Italia’ verranno raggiunti 75 milioni di unità nel giro di un mese, per poi crescere ancora”.
Luca Rossi (LaPresse)