ROMA – Mascherine e guanti gratuiti per chiunque lavori nonostante l’emergenza coronavirus. È l’impegno che assume il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in videoconferenza con gli industriali e i sindacati, sottolineando lo sforzo profuso con la Protezione civile per arrivare alla distribuzione degli ormai famigerati ‘Dpi’ “già nei prossimi giorni”. Perché “noi tutti abbiamo il vincolo morale e giuridico di garantire condizioni di massima sicurezza” ai lavoratori”, dice il premier collegato da Palazzo Chigi, riconoscendo che operai, tecnici, quadri, medici, infermieri, personale sanitario stanno “svolgendo un atto di grande responsabilità verso l’intera comunità nazionale”.
In prima linea, come le forze dell’ordine, le forze armate, i vigili del fuoco e i volontari della Protezione civile
“In questo momento sono le colonne portanti su cui si regge l’intero Paese”, ammette Conte. Alla videoconferenza fa il suo esordio anche il commissario delegato agli acquisti di materiali sanitari per l’emergenza, Domenico Arcuri. Ma c’è anche una nutrita schiera di ministri, da Roberto Gualtieri a Roberto Speranza, Stefano Patuanelli, Nunzia Catalfo, Federico D’Incà e il sottosegretario alla Presidenza, Riccardo Fraccaro. Per gli imprenditori in prima fila ci sono il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, e la dg Marcella Panucci, oltre ai presidenti di Confapi, Maurizio Casasco, e di Confartigianato, Giorgio Merletti.
Non mancano nemmeno i leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. La call porta frutti, perché l’accordo su un protocollo unico, con linee guida uniformi, per assicurare la massima tutela della salute delle persone e le condizioni di sicurezza in tutti i luoghi di lavoro. Oltre all’accordo sui dispositivi di protezione individuali, le aziende che avranno necessità di tempo per adeguarsi alle misure di cautela potranno sospendere o ridurre le loro attività per alcuni giorni approfittandone per sanificare le aree. E per questo potranno accedere agli ammortizzatori sociali.
Da giorni, infatti, i sindacati chiedevano lo stop alla produzione senza le dovute garanzie di sicurezza e l’intesa raggiunta nella videoconferenza di Palazzo Chigi è un primo passo importante. Perché il momento straordinario che vive il nostro Paese, non solo dal punto di vista sanitario, ma anche economico, va affrontato unendo tutte le tessere della società. Nessuno escluso. (LaPresse)