ROMA – Il Governo incontra il capo della task force, Vittorio Colao. Il lavoro per attuare la fase 2 entra nel vivo.
Prima del consiglio dei ministri sul Def in programma per stasera alle 19, Conte dovrebbe convocare gli enti locali. All’incontro, a quanto pare, ci saranno Stefano Bonaccini, Attilio Fontana e Nello Musumeci. Per i Comuni invece presenti Antonio Decaro, Virginia Raggi e Roberta Pella. Intanto al Senato si è tenuto un Question Time con i ministri Lamorgese, De Micheli e Spadafora che hanno risposto alle domande sul rischio di infiltrazioni mafiose, la questione migranti e la riapertura dei cantieri stradali e delle attività sportive.
Sull’eventuale ripartenza delle attività agonistiche Spadafora è stato chiaro: serve gradualità: “Dobbiamo essere consapevoli – ha spiegato il ministro – che dobbiamo riaprire perché lo sport è importante non solo come valore economico ma anche come valore sociale. Gradualmente potremo pensare di riaprire tutta la parte che riguarda i campionati e l’attività motoria all’aperto, tanto richiesta dai nostri cittadini, valuteremo assieme al Comitato tecnico scientifico, consapevoli che questa ripartenza va assolutamente spinta ma tutelata nella salute di tutti i cittadini italiani. Sono convinto – ha proseguito Spadafora- che nel decreto che ci apprestiamo ad approvare al consiglio dei ministri troveremo ulteriori risorse per consentire che il bonus lo abbiano non solo i collaboratori sportivi che già ne hanno fatto richiesta per marzo, e che possa essere esteso a tutti i collaboratori sportivi anche per il mese di aprile”.
La situazione migranti
Il timore che il Covid-19 possa arrivare in Italia con gli sbarchi è alto. Ma , al momento, “c’è un solo positivo al coronavirus tra i migranti sbarcati – ha detto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese -. Si tratta di un egiziano arrivato con uno sbarco autonomo di 67 a Lampedusa: è stato posto in isolamento, è in buone condizioni e non è stato necessario disporne il ricovero. Tutte le strutture del ministero, fin dall’inizio dell’emergenza, hanno applicato le misure di screening sanitario e sorveglianza per un periodo minimo di 14 giorni su chi arriva.”
UC