ROMA – L’Ue si fa viva e propone ‘riassicurazione’ contro disoccupazione attraverso l’attivazione dell’articolo 122 comma 2 del Trattato (Sure), in base al quale uno Stato membro può ricevere un’assistenza finanziaria dall’Ue se “si trovi in difficoltà o sia seriamente minacciato da gravi difficoltà a causa di calamità naturali o di circostanze eccezionali che sfuggono al suo controllo”. A beneficiarne i paesi maggiormente afflitti dal Covid -19, per ora come Italia e Spagna. Ad annunciarlo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter.
Il piano
Il piano a cui la Commissione europea starebbe lavorando ammonterebbe da 80 a 100 miliardi di euro che andranno in soccorso degli Stati membri per preservare i posti di lavoro nella crisi del coronavirus.
L’obiettivo
Il fine sarebbe quello di dar vita a livello europeo ad un “sistema che permetta di finanziare strumenti come il Kurzarbeit tedesco o alla Cassa integrazione italiana, attraverso un sostegno pubblico ai lavoratori in modo da evitare il più possibile licenziamenti da parte delle imprese”. Proprio l’articolo 122 comma 2 del Trattato consentirebbe di utilizzare risorse del bilancio dell’Unione europea compresa “la possibilità per la Commissione di emettere dei titoli, senza ricorrere a altre istituzioni o strumenti finanziari come il Mes o i Coronabond”. E potrebbe essere già presentato entro il 7 aprile prossimo prima dell’Eurogruppo dove si discuterà dell’impatto economico che il Coronavirus sta avendo per l’economia europea.
Bonus 600 euro, si inceppa sito Inps
Parte con il piede sbagliato la richiesta di domande per accedere al bonus una tantum di 600 per autonomi, partite Iva e professionisti: il sito dell’Inps si blocca, ed alcuni utenti lamentano anche di essere stati reindirizzati su pagine di altri utenti con numeri e dati personali in bella mostra. “Nelle ultime ore – aveva detto il presidente Pasquale Tridico -l’Inps sta creando procedure che non esistevano e questo con uno sforzo enorme per evitare disagi. Lavoriamo 24 ore al giorno per venire incontro ai lavoratori che sono in forte difficoltà e in queste ore si sta lavorando per mettere a regime il sistema che servirà 5 milioni di utenti che accedono ai bonus, e 5 milioni per chi accede alla cassa integrazione”. Ma nelle ultime ore era cresciuta la perplessità che i fondi messi a disposizione potessero non bastare. In effetti nella circolare pubblicata dall’Inps si legge che “le domande sarebbero state accettate solo nel limite dei fondi stanziati, ossia 203,4 milioni”, una dichiarazione che ha creato allarmismo e una corsa all’invio di domande giunte anche più di cento al secondo. “Non ci sarà alcun ordine cronologico – ha specificato Tridico – e le domande potranno essere inviate anche nei giorni successivi al primo aprile collegandosi al sito e cliccando sul banner dedicato”. E dopo quanto accaduto stamane con gli attacchi hacker, “il sito dell’Inps sarà riaperto con orari diversi per chiedere le prestazioni per patronati e consulenti e per i cittadini – ha concluso il presidente – Lo riapriremo dalle 8.00 alle 16 per patronati e consulenti e dalle 16 per i cittadini”.
Le critiche
“Preoccupante la situazione in termini di sicurezza dei dati e di privacy degli utenti — ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni -. Oltre al danno di ricevere poco più di un’elemosina, ora migliaia di lavoratori rimasti senza reddito sono costretti a subire un vero e proprio calvario digitale per avere dallo Stato i pochi euro che il governo ha stanziato. Purtroppo non è un pesce d’aprile, ma una drammatica verità”. E Matteo Salvini aggiunge: “In Svizzera con un solo foglio ti accreditano subito fino a 500.000 franchi (equivalenti circa a 500.000 euro) sul conto, in Italia milioni di Italiani in coda virtuale”. Per Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia si tratta della “cruda realtà di un governo incapace di affrontare un’emergenza economica che sarà devastante”.
Governo, regionali amministrative in autunno
Intanto il governo prende in esame la possibilità di far slittare le prossime amministrative a dopo l’estate. Lo comunica Giuseppe Conte. Mentre per il referendum sul taglio dei parlamentari “è già stato approvato il rinvio nel decreto Cura Italia, ma non ancora fissata una data”.