Gualtieri: “Non serve un nuovo conto corrente per l’anticipo Cig”

"Non è richiesta l'apertura di appositi o nuovi conti correnti né è richiesto lo spostamento fisico dei lavoratori"

ROMA – “Non è richiesta l’apertura di appositi o nuovi conti correnti né è richiesto lo spostamento fisico dei lavoratori. Chiunque abbia già un conto corrente potrà continuare a utilizzarlo e rapportarsi con la propria banca con comunicazioni a distanza. Inoltre non ci sono costi né per i lavoratori né per le banche. Le risorse sono e saranno sufficienti”. Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri rispondendo al question time alla Camera. “Si stanno valutando adeguate forme di garanzia nei confronti delle imprese nell’ipotesi in cui queste ultime intendano anticipare il trattamento di integrazione salariale ai lavoratori e si trovino a fronteggiare situazioni di scarsa liquidità. Le risorse sono e saranno sufficienti” per la cassa integrazione con causale Covid” e “il governo monitorerà l’effettivo uso di questo strumento in risposta alle necessità dei lavoratori, garantendo che le strutture tecniche facciano tutti gli sforzi necessari per gestire con le modalità più rapide e semplificate l’iter di concessione della cassa integrazione in modo che i tempi di attesa siano ridotti al minimo”.

Sulle imprese

“Siamo al lavoro su ulteriori misure, intendiamo presentare quanto prima una misura volta a rafforzare la garanzia statale alle imprese e arrivare complessivamente a interventi analoghi se non superiori a quelli presi da altri paesi europei. Stiamo ultimando il lavoro per rafforzare le misure in campo con un’ulteriore misura per quanto riguarda le imprese che ci consentirà di erogare garanzie ulteriori per complessivi duecento miliardi con modalità analoghe da quanto fatto da altri governi europei intervenuti dopo le modifiche Ue sugli aiuti di Stato, determinando spazi ulteriori per garanzie fino al 90% per importi anche molto significativi a tutte le imprese. Ci attendiamo che ciò libererà risorse all’economia reale per ben oltre 500 miliardi”

LaPresse

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