Coronavirus, oltre 2,5 milioni di casi nel mondo. Trump sospende l’immigrazione

Foto Evan Vucci /AP in foto Donald Trump

MILANO – Riaprire gli Stati ma blindare i confini. Il presidente degli Usa Donald Trump, mentre cavalca l’ondata di proteste contro il lockdown, ha deciso di sospendere temporaneamente l’immigrazione nel Paese. In un tweet ha annunciato che “alla luce dell’attacco del nemico invisibile, nonché della necessità di proteggere i posti di lavoro dei cittadini americani”, firmerà un ordine esecutivo per bloccare l’ingresso ai migranti. Ulteriori dettagli non sono ancora stati resi noti.

In realtà gli Stati Uniti stanno già respingendo da giorni chi tenta di attraversare la frontiera con il Messico. Espulsioni che dureranno almeno per un altro mese, fino al 20 maggio. La motivazione fornita dall’amministrazione statunitense è stata che in questo momento sarebbe pericoloso permettere l’ingresso nelle strutture per i migranti a causa del rischio di nuovi contagi. Una decisione che è stata duramente criticata dall’organizzazione non governativa American Civil Liberties Union, che ha equiparato questa politica all’abbandono da parte degli Usa degli impegni internazionali sulla protezione dei rifugiati.

Negli Stati Uniti sono ad ora oltre 800mila i casi di Covid-19 registrati dall’inizio della pandemia e più di 43mila i decessi. Nel solo Stato di New York nelle ultime 24 ore sono morte 481 persone per coronavirus. Un numero elevato che però conferma un andamento stabile della curva. “Abbiamo pagato un prezzo incredibile per controllare questa bestia”, ha detto il governatore Andrew Cuomo che incontrerà Trump alla Casa Bianca, con cui, nei giorni scorsi ha avuto un’accesa polemica.

Intanto, seguendo l’incoraggiamento del presidente, alcuni stati del Sud si sono detti pronti a ripartire, nonostante i numeri ancora allarmanti. Un nuovo focolaio è stato registrato nel carcere Marion Correctional Institution in Ohio, dove, tra detenuti e personale penitenziario, i contagi registrati sono stati oltre 2 mila. A preoccupare non sono solo gli infetti ma anche l’impatto economico della pandemia. Al Senato maggioranza e opposizione hanno raggiunto un accordo su un pacchetto di aiuti da 500 miliardi di dollari che comprende sussidi alle piccole imprese, agli ospedali e un contributo per i test Covid-19.

Il dubbio è se questi fondi verranno effettivamente destinati alle aziende in difficoltà. Secondo un’indagine condotta dall’agenzia di stampa AP, il precedente pacchetto di aiuto destinato alle piccole imprese è finito nelle tasche di grandi aziende con migliaia di dipendenti e con alle spalle sanzioni governative. Almeno 75 aziende che hanno usifruito del cosiddetto ‘Paycheck Protection Program’, sono quotate in borsa, con un valore di mercato ben oltre i 100 milioni di dollari.

Nel mondo i casi di Covid-19 hanno superato quota 2,5 milioni. Gli Stati Uniti restano il Paese più colpito mentre preoccupa l’aumento di contagi in Russia e in Turchia. Nelle ultime 24 ore in Russia, i casi confermati di Covid-19 sono stati 5.642, in 78 regioni, mentre la Turchia ha quasi superato quota 100mila, sorpassando anche la Cina per numero di contagi. Un nuovo picco è stato registrato anche a Singapore con 1.111 nuovi infetti. Una nuova ondata che ha portato la città-stato ad estendere il lockdown di altre quattro settimane. (LaPresse/AP)

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