Coronavirus, risale la curva dei contagi: sfondata la quota degli 80mila casi. Contati oggi 662 morti

Il bollettino giornaliero diramato dalla Protezione civile

Foto Fabio Ferrari/LaPresse 23 Marzo 2020 Torino, Italia Cronaca Emergenza COVID-19 (Coronavirus) - La Croce Rossa Italiana di Settimo Torinese è operativa per soccorrere presunti casi Covid-19. Nella foto:Il volontario al rientro in sede, dopo aver soccorso un caso di Covid. Bonifica operatore. Photo Fabio Ferrari/LaPresse March 23, 2020 Turin, Italy News COVID-19 (Coronavirus) emergency in Piedmont - The Italian Red Cross of Settimo Torinese is operational to help alleged Covid-19 cases. In the pic: The volunteer returning home after rescuing a Covid case.Operator remediation

ROMA – Sono piu di 80mila le persone risultate positive in Italia al coronavirus. Il dato totale, comprendente anche il numero dei guariti e dei deceduti, è di 80.539. Sono 662 le persone decedute oggi in Italia e risultate positive al coronavirus. Lo si legge nel bollettino giornaliero della Protezione Civile. Il totale dei deceduti è 8.165. Sono 999 i guariti, contati nelle ultime 24 ore, invece, dopo essere risultati positive al coronavirus. Il totale è di 10.361 mila. Tremila 612 il numero di chi attualmente è ricoverato in terapia intensiva.

Al via la chiamata per gli infermieri

Partirà stasera alle 20 la ‘chiamata’ per infermieri da inviare nelle zone più colpite dall’emergenza Coronavirus. Lo spiega Agostino Miozzo direttore Dipartimento protezione civile, durante la conferenza stampa. I candidati devono inviare la richiesta all’indirizzo infermieripercovid@protezionecivile.it. Sono invece 11.200 i volontari al lavoro sull’emergenza Coronavirus.

Trasferimenti dei pazienti in Germania

“Continua ancora il trasferimento dei pazienti in terapia intensiva verso altre strutture, in particolare dalla Regione Lombardia. Oggi abbiamo effettuato il trasferimento con la Cross di due pazienti verso Dresda e altri cinque sono pronti per il trasferimento in Germania”. Lo ha detto Luigi D’Angelo, capo operativo della Protezione civile, nella canonica conferenza stampa delle 18. Ha preso il posto di Angelo Borrelli che, febbricitante, sta lavorando da casa.

La situazione in Lombardia

A parlare dei ‘numeri’ del nord, invece, è stato Giulio Gallera, assessore al Welfare di Regione Lombardia: “Ci sono 10.681 persone ricoverate: sono 655 più di ieri, quando ieri erano state 315. In controtendenza il dato della terapia intensiva, con 1.263 pazienti, 27 più di ieri. Una nota positiva arriva dai guariti, che sono ormai 7.839. Sono 1.501 più di ieri, quando erano stati 990. Il dato è in crescita”.

Tampone alle persone indicate dai medici

“All’inizio abbiamo fatto un tamponamento a tappeto per provare a contenere il virus, poi il ministero della Salute ci ha detto che vanno tamponate solo le persone con i sintomi. Inizieremo a fare il tampone – ha aggiunto Gallera – anche alle persone indicate dai medici di medicina generale, ma la strategia della Regione è di considerare tutte le persone dal raffreddore in poi potenzialmente Covid positive. Nelle Rsa ci sono le persone più fragili e tanti operatori a rischio. Abbiamo ricevuto 400mila mascherine grazie alla generosità dei territori, in particolare Bergamo e Brescia, che saranno subito distribuite nelle Rsa lombarde”.

Tutelare il personale sanitario

“E’ fondamentale continuare con la politica dell’isolamento domiciliare. Per i pauci sintomatici è indispensabile per allentare la pressione sugli ospedali”. Lo ha detto, invece, Ranieri Guerra, vicedirettore vicario dell’Oms, in conferenza stampa alla Protezione civile. “I livelli di contagio sul personale sanitario sono elevati. Nessuno si è tirato indietro e queste persone devono essere tutelate, non solo con le mascherine, dev’essere garantita loro una capacità diagnostica costante”. “Le misure sembrano avere effetto, misuriamo oggi quello che è accaduto 10-15 giorni fa. C’è difficoltà nella ricostruzione degli eventi che hanno portato a questa situazione. E’ importante non abbassare la guardia, stiamo assistendo a una diminuzione della casistica grave nei prossimi giorni, spero”.

Quarantena in Italia: decisione sofferta

“Poter arrivare a mettere in quarantena l’intero Paese – ha dichiarato Agostino Miozzo, direttore Dipartimento protezione civile – partendo dall’isolamento di 11 Comuni è stato un salto di qualità importante, valutato con molta sofferenza”.

Non si giochi a fare i furbi

Confermata la necessità di rafforzare i controlli: “Non si può giocare a fare i furbi, tutti devono seguire le regole del gioco. Serve la disciplina – ha ciarito Guerra -, ho riscontrato negli italiani un profondo livello di disciplina e di rispetto”

(LaPresse)

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