Nicastro: “L’Italia è vicina al picco dei contagi”. E arriva il quarto cambio per il modulo di autocertificazioni

Grabrielli: "Sono state fatte ironie, ma cambiano le disposizioni e noi dobbiamo aggiornare il modulo"

Foto Claudio Furlan - LaPresse

ROMA“L’Italia è vicina al picco dei contagi”, lo ha detto Fabrizio Nicastro, dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) ed esperto del ‘Gruppo analisi numerica e statistica dati Covid-19’. “Ci sono le straordinarie persone che combattono negli ospedali – ha aggiunto – e poi c’è un’altra battaglia che vede impegnati i nostri uomini, quella di spezzare la catena del contagio, perseguendo i furbi, chi con comportamenti sbagliati introduce un vulnus al sistema che può vanificare gli sforzi che si stanno facendo”.

Altro picco in Lombardia

E in Lombardia si sono raggiunti i 2500 contagi in un solo giorno. Lo comunica il presidente della Regione Attilio Fontana: “Non sono ancora state fatte analisi – ha spiegato – su quali zone siano più colpite. Non so se è arrivato il picco o se ci è sfuggito qualcosa, queste valutazioni spettano ai tecnici, io posso solo dire che personalmente sono preoccupato”. E sui tamponi, afferma che “sono state fatte speculazioni vergognose. Noi siamo la Regione che ha fatto in assoluto il maggior numero di tamponi” per cui “sono state rispettate le direttive”.

Cambia ancora il modulo

E’ in arrivo il quarto nuovo modulo per le autocertificazioni. Ad annunciarlo è stato il capo della Polizia, Franco Gabrielli. “Sono state fatte ironie, ma cambiano le disposizioni e noi dobbiamo aggiornare il modulo, anche per intercettare – ha specificato – Ci sono le straordinarie persone che combattono negli ospedali e poi c’è un’altra battaglia che vede impegnati i nostri uomini, quella di spezzare la catena del contagio, perseguendo i furbi, chi con comportamenti sbagliati introduce un vulnus al sistema che può vanificare gli sforzi che si stanno facendo”. E ha spiegato che “fino al 24 marzo su due milioni e mezzo di cittadini controllati ci sono stati 110mila denunciati. La stragrande maggioranza dei cittadini è rispettosa dei divieti, ma c’è un’altra parte che forse non è consapevole dei rischi o è allergica ai divieti e si comporta in maniera negativa. Io – ha aggiunto – nei giorni scorsi avevo sottolineato l’esigenza di misure più efficaci ed il Governo ha fatto un nuovo decreto che, all’articolo 4, introduce un quadro sanzionatorio diverso. I comportamenti scorretti potranno venire sanzionati con l’articolo 452 del Codice penale, che punisce i comportamenti colposi con una pena fino a 12 anni di reclusione”.

I dati del Viminale

Secondo i dati del Viminale ieri ci sono stati “5.800 denunciati, 120mila dall’11 marzo. Reati in calo: -64%. Fino a ieri sono salite a 2.675.113 le persone controllate dall’11 marzo; 115.738 quelle denunciate per inosservanza egli ordini dell’Autorità, 2.737 le denunce per false dichiarazioni a pubblico ufficiale; 1.233.647 gli esercizi commerciali controllati e 2.607 i titolari denunciati”. Sempre ieri “le Forze di polizia hanno controllato, in applicazione delle misure di contenimento del contagio, 202.188 persone di cui 5.774 sono state denunciate. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 92.445, denunciati 101 esercenti e sospesa l’attività di 23 esercizi commerciali”. Grazie alle misure finora adottate si è registrata una “limitazione degli spostamenti delle persone e ciò ha influito sull’andamento della delittuosità”. Ciò dimostra che “nel periodo dall’1 al 22 marzo 2020, una evidente diminuzione del trend sull’intero territorio nazionale: 52.596 delitti nel 2020 a fronte dei 146.762 commessi nel 2019 (-64%)”.

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