ROMA – Spagna in ginocchio: 2.937 morti e 42mila contagi. I primi focolai si sono materializzati nella capitale nei Paesi Baschi-La Rioja e ad Aragona. Ma ora si registra un forte incremento in Catalogna, Castiglia e Leon, Castiglia-La Mancia e in Valenciana.
L’epidemia in Spagna
El Pais scrive che “In Spagna l’epidemia si sta diffondendo in modo più rapido e più esteso rispetto all’Italia” dove in soli tre giorni sono raddoppiati “i mille decessi registrati venerdì scorso. Un ritmo che né la Cina né l’Italia, che ha impiegato un giorno in più per raddoppiare i primi mille decessi, hanno raggiunto”.
Il principe Carlo contagiato
E anche il 72enne principe Carlo è risultato positivo al test. Lo comunica Buckingham Palace. Carlo era già da alcuni giorni in Scozia in isolamento. Secondo un portavoce dalla sua residenza ufficiale londinese di Clarence House, le condizioni di salute del principe non desterebbero preoccupazioni. La moglie Camilla, duchessa di Cornovaglia, invece, sarebbe risultata negativa al test. Entrambi sarebbero in isolamento nel castello scozzese di Balmoral e “non è stato ancora possibile – ha riferito il portavoce – accertare da chi il principe abbia preso il virus“.
Peggiora anche l’America
E in America la situazione epidemica si aggrava. Ad oggi sono 52.976 i casi di contagio e 680 i decessi. Tuttavia il Presidente Donald Trump non appare preoccupato: “Stiamo già cominciando a vedere la luce in fondo al tunnel” ha detto. Ma preannuncia un piano da 2mila miliardi di dollari per far fronte alla pandemia frutto di un accordo tra Senato e Casa Bianca. E’ il piano di stimoli economici più grande mai varato nella storia americana.
Contagiati dal coronavirus anche due trader di Wall Street ed ora osserveranno la quarantena. L’epicentro degli Usa resta per ora New York “e chi si sposta dalla città all’interno degli States deve mettersi in quarantena volontaria per 14 giorni – ha detto il vice presidente Mike Pence”.
Cina, zero contagi
E la Cina registra zero contagi, a dimostrazione che la strategia adottata dei divieti ha funzionato. Così si rimuovono le restrizioni a Hubei. Ma secondo la Commissione sanitaria nazionale (Nhc), ieri si sono registrati altri 47 contagi importati, per un totale di 474, in gran parte legati al rientro di cittadini cinesi.
Corea del Sud
In Corea del Sud si sono registrati altri nuovi 100 casi per un totale di 9.137. Secondo gli ultimi dati del Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc), “tra i nuovi contagi 34 sono classificati come importati dell’estero, per un totale di 101 unità. I morti sono aumentati di 6 unità, a 126. Ammontano invece a 223 le persone che hanno completamente recuperato e che sono state dimesse dagli ospedali, per complessive 3.730 unità”.