ROMA – Sono 3.651 le persone risultate positive oggi in Italia al coronavirus. Un dato in calo rispetto ai 4.401 di ieri. Sono 889, invece, le persone decedute nelle ultime 24 ore. Dall’inizio dell’epidemia il totale è di 10.023. Sono attualmente 3.856 i ricoverati in terapia intensiva. Quelli con sintomi sono 26.676, mentre le persone in isolamento domiciliare 39.533. Complessivamente 92.472 i positivi residenti nel Belpaese. Il dato comprende anche i deceduti e i guariti. Oggi hanno sconfitto il virus 1.434 cittadini :è il dato più alto dall’inizio dell’epidemia.
Torna Borrelli
“Voglio ringraziare chi mi ha fatto gli auguri di pronta guarigione”. Lo ha detto il capo del dipartimento di Protezione civile, Angelo Borrelli, aprendo il punto stampa quotidiano sull’emergenza coronavirus, appuntamento al quale è mancato negli ultimi due giorni per un’influenza.
Rifornimenti di mascherine
“Finora -ha continuato Borrelli – sono stati donazioni sul conto corrente della Protezione civile oltre 61 milioni di euro, di cui 7,325 milioni sono stati spesi per l’acquisto di mascherine chirurgiche e un’altra parte, circa 7 milioni, per l’acquisto di 465 respiratori polmonari”.
Aumentano i tamponi
“Siamo arrivati oggi a 429.526 tamponi. L’incremento è l’8% in più rispetto a ieri, come risulta dalle tabelle che forniamo ogni giorno”.
Il distanziamento sociale è fondamentale
“Senza le misure di distanziamento sociale la soluzione sarebbe stata insostenibile”. Sulla riapertura “credo che ci debba attenere a un’attenta riflessione. Il Paese è fermo e c’è l’esigenza di assicurare un minimo di operatività per la stessa sopravvivenza. Credo – ha aggiunto il capo della Protezione civile – che presto saranno prese ulteriori decisioni che il governo adotterà in base anche alle valutazioni del comitato tecnico scientifico. La decisione è frutto di una valutazione tecnica e politica”.
Strategie coerenti con esigenze di gestione
“Ritengo che le strategie messe in campo siano coerenti con le esigenze e in linea con la garanzia della gestione di contrasto al virus. Sulla strategia e l’analisi mi fermo alle indicazioni dell’Istituto superiore di sanità – spiega -. La prevenzione, invece, è di competenza del ministero della Salute, che in base alle indicazioni del comitato tecnico-scientifico può cambiare strategia”.
La situazione in Lombardia
A fare il punto sulla situazione lombarada, invece, è toccato a Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione: “I dati sono in linea, anche migliori di quelli di ieri per contagi e ricoveri, purtroppo invece resta costante quello più doloroso: i decessi legati al coronavirus sono simili a quelli di ieri in Lombardia, con 542 vittime. Il totale sale così a 5.944”. L’esponente dell’esecutivo ha però sottolineato che i positivi sono aumentati di 2.117 contro i 2.409 di ieri, che portano il totale a 39.415. “Ma ci sono solo 15 ricoveri in più di ieri, che portano il totale a 11.152. Di questi, 1.219 in terapia intensiva, 27 più di ieri. Bene il dato sui dimessi – ha concluso Gallera – che sono 961 e che portano il totale a circa 9mila”.
Calano i contagi a Milano
In Lombardia la provincia più colpita è sempre quella di Bergamo, con 8.349, 289 più di ieri, quando però erano stati 602. A Milano il totale dei casi positivi è di 7.783, “314 più di ieri, quando però questo dato era di 547”.
(LaPresse)