MILANO – Code di decine di metri, con più di cento persone che, ordinatamente in fila, attendono il proprio turno per fare la spesa: è questo l’effetto, a dir poco immediato, scatenato dalle nuove restrizioni contro il diffondersi del coronavirus.
I provvedimenti scatenano il terrore tra i compratori: centinaia in fila fuori ai supermercati
Da Venezia a Napoli, passando per Roma e Milano, la paura si diffonde: non quella del contagio, bensì quella ben più pratica di restare senza generi alimentari. In molti si sono radunati ben prima che aprissero i negozi. Già alle 6 e 30 decine di acquirenti si erano già affollati all’esterno dei supermercati. File interminabili, lungo i marciapiedi di tutto il Belpaese.
I casi nel mondo salgono a 275mila, i guariti arrivano a 88mila
in tutto il mondo i contagi sono arrivati quasi a 300mila unità. Secondo la Johns Hopkins University il numero di persone colpite dal virus proveniente dalla Cina ha ormai superato le 275mila unità. I decessi in cui il tampone è risultato positivo ammontano per ora a 11.399 vittime. Di tutte le persone contagiate sono in molti ad essere già guariti dal virus: di tutti i contagiati sono stati registrati 88.256 casi di persone che, dopo aver contratto la malattia, ne sono usciti incolumi.
La vicinanza del popolo tedesco, Steinmer a Mattarella: “Solo insieme possiamo superare la crisi”
Mentre cresce la paura della pandemia un’altra malattia, altrettanto invisibile, si diffonde sul territorio dell’Unione: è il contagio dell’antieuropeismo, che sempre più prende piede insieme al propagarsi dell’epidemia. “La crisi innescata dal coronavirus – ha scritto il premier della Repubblica federale tedesca Frank Walter Steiner in una missiva al presidente italiano Sergio Mattarella – si può superare solamente assieme. C’è bisogno di uno spirito veramente europeo di solidarietà umana e pratica”.