PARIGI – Corsa all’Eliseo, è il girono del ballottaggio. Ancora poche ore, dunque, e si conoscerà il nuovo presidente francese. Mai come questa volta Le Pen si giocherà una grossa chance per conquistare la presidenza: i sondaggi danno un lieve vantaggio a Macron ma l’astensionismo potrebbe essere la carta vincente per la figlia di Jean-Marie. Si vota fino alle 20 nelle grandi città, fino alle 18 o alle 19 nei centri minori. E l’Europa guarda con premura l’esito della sfida timorosa di una potenziale vittoria dell’estrema Destra che andrebbe a rovesciare gli equilibri finora acquisiti all’Eliseo.
Il primo round
Nel primo turno è risultato avanti seppur con un margine risicato il presidente uscente Emmaniel Macron con il 27,8% dei voti contro il 23,1% di Le Pen. Al terzo posto, e sotto di appena un punto percentuale, il rappresentante della sinistra radicale di ‘France Insoumise’, Jean-Luc Mélenchon, con il 22%. E proprio la sinistra radicale potrebbe fare da ago della bilancia: delusa dalla sconfitta del proprio candidato Jean-Luc Mélenchon che ha mancato il ballottaggio per una inezia, la maggior parte del proprio elettorato ha dichiarato che si asterrà dal voto, mentre la restante parte voterà scheda bianca o per Le Pen.
L’incognita
E come a ‘gauche’, anche a ‘droit’ l’elettorato appare incerto, all’indomani della sonora sconfitta di Valérie Pécresse riuscito a garantirsi solo il 5% delle preferenze. Per cui c’è chi non voterà per Le Pene e chi era vicino più vicino a Eric Zemmour che non ai moderati. Ma tra le incognite principali sarà di sicuro l’astensionismo che potrebbe aggirarsi sul 25, 30%. Anche per questo entrambi i candidati durante l’ultimo incontro hanno comunque esortato i francesi a recarsi ai seggi.
