La camorra spara ai baretti. Dieci colpi a San Pasquale

Stesa tra via Cuoco e via Carducci, una stesa in piena regola di venerdì sera. Torna la tensione tra i clan. Acquisite le immagini di sorveglianza dei locali

NAPOLI – Dieci spari poco dopo mezzanotte, nel cuore della movida napoletana. E’ avvenuto tra via Cuoco e via Carducci. Dieci bossoli, tutti a salve. In una zona affollata, affollatissima, nelle notti del fine settimana. Sul posto i carabinieri che hanno immediatamente avviato le indagini, dopo aver raccolto sull’asfalto chiaiese i dieci bossoli. Esplosi per fare rumore, per mettere paura, per accendere i riflettori. Per gli investigatori a entrare in azione non è stata una baby gang, è stata la camorra. La dinamica è quella di una vera e propria stesa, un messaggio da mandare al clan rivale, o una strategia per portare le forze dell’ordine a prestare maggiore attenzione alla zona e rendere così più difficili le attività illecite. Mergellina e Chiaia sono divise tra i clan Piccirillo Frizziero.-Cirella e Strazzullo-Innocenti. E nei mesi scorsi non sono mancate le tensioni, con forze emergenti che provano a farsi largo negli affari in quella che è una zona un tempo monopolio dei Frizziero. I malviventi sono entrati in azione in scooter. Una incursione rapida, sulla discesa che conduce a San Pasquale, strade in cui sono presenti bar, locali, fast food che servono i tanti giovani che si riuniscono di sera per serata di divertimento. L’affare conteso, manco a dirlo, nel salotto buono come in periferia, è quello dello spaccio di stupefacenti. Ma è presto per attribuire la paternità di questa azione di fuoco. Un raid comunque piuttosto sfacciato, oltre che rumoroso. Perché è noto che nella zona praticamente tutti gli esercizi pubblici hanno installato telecamere di videosorveglianza. Ed è lì che si è concentrata l’attenzione delle forze dell’ordine che hanno chiesto ai locali di fornire le immagini raccolte dai loro occhi elettronici. “Da ieri sera la zona è stata costantemente pattugliata – racconta una esercente di via Carducci, la via che collega piazza Amendola, dove si trova il liceo classico Umberto I, e piazza San Pasquale – E naturalmente forniremo le immagini della videosorveglianza, qui tutti hanno le telecamere. C’è preoccupazione perché non sembra una ragazzata, ma una azione insolita per questa zona. Non è vero, come dicono, che qui sia un far west, ma servirebbero sicuramente controlli più efficaci, qui come altrove. La sensazione è che le verifiche spesso siano superficiali e non sempre determinatissime quando stazionano dei malviventi. Ma siamo felici della presenza costante delle forze dell’ordine, che si impegnano tantissimo, nonostante la situazione non sia facile”. Paura, nel luogo della spensieratezza.

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