Il boss Cosimo Di Lauro è morto nel carcere di Opera, a Milano. Era detenuto in regime di 41 bis.
Figlio del capoclan Paolo e fratello di Marco, in prigione in Sardegna, si trovava in cella dal 2005. Aveva 49 anni. Il suo corpo nelle prossime ore sarà sottoposto ad autopsia. Per gli inquirenti fu lui a dare vita alla faida di Scampia.
Accentrò nelle sue mani il potere della cosca quando nel settembre 2002 il papà si diede alla latitanza. Rese il business della droga l’affare più redditizio per l’organizzazione criminale che aveva a Secondigliano il proprio regno. Nel 2004 il suo tipo di gestione del gruppo innescò la ribellione di una frangia che faceva riferimento a Cesare Pagano e Raffaele Amato, indicati poi come ‘Scissionisti’.
Cosimo Di Lauro venne ammanettato nel rione Terzo mondo, quartiere di Secondigliano, il 21 gennaio 2005. Recentemente era stato condannato all’ergastolo per gli omicidi di Raffaele Duro, Salvatore Panico e Federico Bizzarro.