Covid: 180.426 casi e 308 morti, positività cala al 14,8%. Pressing Regioni su quarantena e colori

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse Laboratorio per l'analisi dei tamponi Covid nel Campus Biomedico Nella foto : personale medico al lavoro sui macchinari per analizzare i tamponi

MILANO – Sono 180.426 i nuovi casi Covid in Italia, in leggero calo rispetto ai 186.253 di ieri e soprattutto rispetto i 197.552 di sabato scorso: si conferma il lieve rallentamento registrato questa settimana confermato anche dal calare del tasso di positività che scende dal dal 16,4% al 14,8% a fronte di 1.217.830 tamponi, 85mila in più. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute, che riporta anche i decessi, 308 (ieri 360), per un totale di 140.856 vittime dall’inizio dell’epidemia.

Le terapie intensive sono in lieve calo, 2 in meno (ieri +11) con 141 ingressi del giorno, e scendono a 1.677, mentre i ricoveri ordinari sono 351 in più (ieri +371), 18.370 in tutto. Soprattutto, come segnala l’Iss nel report esteso, il tasso di ricovero in terapia intensiva è pari a 26,7 casi ogni 100mila per i non vaccinati e 0,9 ogni 100mila per i vaccinati con booster. Nel dettaglio, “l’efficacia del vaccino nel prevenire la diagnosi di infezione è pari a 71% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 57% tra i 91 e 120 giorni, e 34% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale”.

Inoltre, “nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster, l’efficacia nel prevenire la diagnosi e i casi di malattia severa è pari rispettivamente al 68,8% e al 98%”. Anche oggi la Lombardia registra il maggior numero di nuovi contagiati: qui sono +33.249 i casi con tasso 14,4% calcolato su quasi 230 mila tamponi (lo scorso sabato aveva oltre 48 mila nuovi casi con tasso 20,66%). Altre sei le regioni segnalano un incremento: Campania (+19.788 casi), Veneto (+19.539 casi), Emilia-Romagna (+17.755 casi), Piemonte (+14.350 casi), Lazio (+12.096 casi), Toscana (+11.761 casi).

A segnare un campanello d’allarme sono i dati del contagio fra i giovanissimi: nel periodo 27 dicembre 2021 – 9 gennaio 2022, nella fascia in età scolare, sotto i 19 anni, sono stati segnalati 340.005 nuovi casi Covid, di cui 1.245 ospedalizzati, 14 ricoverati in terapia intensiva e un decesso, come rileva l’Iss nel suo report esteso, precisando che nell’ultima settimana si osserva un aumento dell’incidenza in tutte le fasce d’età rispetto alla settimana precedente.

In particolare, l’incidenza nella popolazione di età 12-19 anni risulta pari a 2.489 casi per 100.000 verso i 1.840 casi per 100.000 nella settimana precedente. Intanto le Regioni continuano il pressing sul governo per rivedere le regole su quarantene, Green pass, tamponi e scuole.

Oltre a un aumento della capienza sui trasporti locali anche in arancione (fino all’80%), tra le proposte al vaglio ci sarebbe l’eliminazione della quarantena, prevedendo solo una sorta di auto-sorveglianza per gli asintomatici che hanno il booster o, in alternativa, imponendo una quarantena di soli cinque giorni.

Un’altra richiesta sarebbe qeulla di superare il sistema dei colori vista l’introduzione del super green pass. In questo senso, l’Emilia Romagna farà da apripista: da lunedì infatti (sarà operativa mercoledì) sarà avviata la procedura di autotesting di inizio isolamento in caso di positività. Il sistema permetterà ai cittadini della regione che eseguiranno il test antigenico rapido nasale ‘fai da te’, in caso di esito positivo, di registrare il risultato accedendo al proprio Fascicolo sanitario elettronico, procedendo subito con l’isolamento.

I medici del Lazio intanto potranno scegliere la terapia domiciliare che vogliono per curare i pazienti malati di Covid. Questo dice in sostanza una sentenza del Tar del Lazio che accoglie il ricorso di alcuni medici di medicina generale e specialisti disponendo l’annullamento delle linee guida dell’Aifa fatte proprie dal ministero della Salute, nella parte in cui “anziché dare indicazioni valide sulle terapie da adottare a domicilio prevedono un lungo elenco di terapie da non adottare, divieto che non corrisponde all’esperienza diretta maturata dai ricorrenti”.

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