TORINO – Resta alto il numero dei decessi legati al Covid-19 in Italia, anche se in calo rispetto al giorno precedente. In 24 ore ne sono stati registrati 300 (ieri erano stati 401). Diminuiscono i nuovi contagi, 20.159 in un giorno a fronte degli oltre 23.800 di sabato, ma con un numero di test ridotto, come spesso accade nel fine settimana. Stando a quanto riporta il bollettino del ministero della Salute, sono stati 77.394 in meno, per un totale di 277.086 contro i 354.480 del giorno prima.
Sale il tasso di positività
Torna a salire il tasso di positivà di circa lo 0,5% arrivando a quota 7,28% (ieri era al 6,7%). Nel complesso, il Paese registra 3.376.376 contagi e 104.942 decessi da inizio pandemia. Secondo il ministro della Salute, Roberto Speranza, si apre uno spiraglio per “guardare al futuro con ragionata fiducia” ma l’Italia continuerà a ‘cambiare’ colore anche dopo Pasqua.
Rimane alta la pressione sugli ospedali. Nelle terapie intensive sono 3.448 le persone ricoverate (+61), con 232 nuovi ingressi. Nei reparti ordinari, i pazienti con sintomi sono 27.484, con un incremento di 423 unità nelle ultime 24 ore. Continua a crescere anche il numero degli attualmente positivi, 571.672, +6.219, mentre sono 13.526 i nuovi guariti, per un totale di 2.699.762.
Sono in leggero calo, anche se si mantegono sulla soglia dei 4mila i nuovi contagi in Lombardia: 4.003 in un giorno a fronte dei 4.810 delle 24 ore precedenti. Segue, con uno stacco di oltre 1.500 casi, l’Emilia-Romagna che conta 2.448 nuove infezioni. Sotto quota 2mila invece Campania +1.810, Lazio +1.793, Piemonte +1.751 e Veneto +1.586 e Puglia +1.546.
Resta il sistema a colori
Il sistema dei colori resta in vigore anche dopo il 6 aprile, avverte il ministro Speranza. Tuttavia apre uno spiraglio: “È stata dura, ma oggi abbiamo nuovi strumenti che ci consentono di guardare al futuro con ragionata fiducia. Le prossime settimane saranno migliori di quelle che abbiamo vissuto”.
Quando si potranno riprendere gli spostamenti da una regione all’altra “dipenderà dal quadro epidemiologico, ma i nostri scienziati confidano che le misure adottate e il numero sempre più ampio di persone immunizzate possano migliorare la situazione in tempi non troppo lunghi”, spiega ricordando però che “con il decreto Sostegni mettiamo in campo oltre 150mila tra medici di famiglia, odontoiatri, pediatri, specializzandi e specialisti ambulatoriali”, oltre a 19mila farmacie e fino a 270mila infermieri da coinvolgere nella campagna di vaccinazione.
Intanto proprio da lunedì, scompare l’unica zona bianca del Paese, con il ritorno in arancione della Sardegna, mentre il Molise è la sola regione a lasciare il rosso per l’arancione. Confermata la Campania in rosso.
Dal canto suo, il neo coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli, ricorda che “il ruolo delle varianti ha cambiato lo scenario. La circolazione virale è ancora molto alta, ma c’è rallentamento velocità di crescita”. E rispondendo a una domanda in merito a un’eventuale quarta ondata dice: “Speriamo proprio di no”.
(LaPresse)