ROMA – Il premier britannico Boris Johnson è finito di nuovo al centro delle critiche. Questa volta per un quiz party di Natale tenuto il 15 dicembre dello scorso anno a Downing Street mentre a Londra erano vietati gli incontri tra nuclei familiari diversi. La polemica arriva mentre nel Paese il livello di allerta per il Covid-19 è aumentato a causa della diffusione della variante Omicron.
E’ stato il Sunday Mirror a pubblicare la foto che ritrae il premier all’evento, seduto tra due colleghi. Downing Street ha risposto alle accuse specificando che Johnson ha partecipato brevemente, via video, solo per ringraziare il personale per il lavoro svolto durante la pandemia, e che il quiz era un evento virtuale. Ma fonti hanno riferito ai media britannici che nell’ufficio erano presenti quattro squadre di sei persone.
L’opposizione ha colto al volo l’occasione per denunciare il comportamento del premier. Il leader laburista Keir Starmer ha detto che la fiducia nel premier è ai minimi storici e che sembra aver violato la legge. Johnson “doveva sapere che c’erano gruppi in altre stanze”, “ha danneggiato la sua autorità, ora è debole, il suo partito è diviso, non può garantire la leadership di cui questo paese ha bisogno”, ha attaccato il laburista parlando alla Bbc, “È il peggior leader possibile nel peggior momento possibile”.
Il quiz party è solo l’ultimo degli scivoloni del governo britannico. L’esecutivo ha già avviato un’indagine su tre accuse di raduni che sarebbero avvenuti lo scorso Natale – di cui due a Downing Street – nonostante le restrizioni anti-Covid.
Intanto nel Paese il livello di allerta per il coronavirus è stato alzato da 3 a 4, il che significa che “la trasmissione è elevata e la pressione diretta sui servizi sanitari è diffusa e sostanziale o in aumento”.
Sono stati 1.239 i nuovi casi confermati della variante Omicron nelle ultime 24 ore nel Regno Unito. Si tratta del dato giornaliero più alto, pari quasi al doppio del precedente picco rilevato sabato. Ad ora il totale dei casi legati alla nuova variante è di 3.137.
Di Lucrezia Clemente