Covid, contrasto al cybercrime farmaceutico: 92 siti oscurati dai Nas

Tanti siti sotto indagini

Foto Claudio Furlan - LaPresse 22 Ottobre 2020 Milano (Italia) News Primo giorno di coprifuoco a Milano e in Lombardia Nella foto: Controlli dei Carabinieri nella zona di Corso Sempione e Arco della Pace Photo Claudio Furlan - LaPresse 22 October 2020 Milan (Italy) News First day of curfew in Milan and Lombardy In the photo: Carabinieri checks in the area of Corso Sempione and Arco della Pace

ROMA – Continua l’attività dei NAS volta al monitoraggio dell’offerta in vendita sul web di medicinali. Nell’ambito di una mirata operazione di vigilanza telematica contro il cybercrime farmaceutico, condotta di concerto con il Ministero della Salute, i militari del Reparto Operativo hanno dato esecuzione a 92 provvedimenti d’inibizione all’accesso (cd. “oscuramento”) emessi dalla Direzione Generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Dicastero, su proposta del citato Reparto, nei confronti di altrettanti siti web collocati su server esteri e con riferimenti di gestori non individuabili, sui quali venivano effettuate la pubblicità e l’offerta in vendita, anche in lingua italiana, di svariate tipologie di medicinali molte delle quali connesse anche con l’emergenza pandemica da COVID-19.

Infatti, oltre a una serie di farmaci recanti varie indicazioni terapeutiche e soggetti a obbligo di prescrizione, nonché vendibili solo in farmacia da parte di farmacista abilitato, i Carabinieri del NAS hanno individuato l’offerta in vendita di medicinali asseritamente contenenti principi attivi soggetti a particolari restrizioni d’uso e specifiche indicazioni d’impiego in relazione all’infezione da SARSCOV-2 come gli antimalarici clorochina e idrossiclorochina, in relazione ai quali l’AIFA nel dicembre 2020 ha pubblicato una scheda aggiornata contenente elementi utili a orientare la prescrizione e a definire un rapporto tra benefici e rischi sul singolo paziente, e gli antivirali lopinavir/ritonavir, di cui la medesima Agenzia regolatoria ha sospeso l’utilizzo off label al di fuori degli studi sperimentali clinici.

(LaPresse)

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