MILANO – “Nei prossimi giorni era in programma un convegno con 400 persone, per tre giorni: tutto annullato. Significa che sono saltate le prenotazioni di 400 camere d’albergo e i relativi pasti in trattorie, bar e ristoranti. Tutto buttato via per colpa di questi personaggi”. Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste, in un’intervista a Repubblica non nasconde il suo risentimento nei confronti di “no vax e portuali. Mai avrei immaginato di vedere nella mia città certe scene: i lacrimogeni, gli idranti, piazza Unità d’Italia profanata da quella gentaglia. Sono furioso, perché hanno fatto del male alla nostra città. Sono contenti ora? Da oggi siamo in zona gialla”.
In vista della stretta del 6 dicembre, Dipiazza sottolinea: “Se restiamo in giallo non cambia molto. Sarà penalizzato chi non è vaccinato, ed è giusto così. Il problema è che rischiamo di diventare zona arancione o, ancora peggio, rossa. Quando saremo costretti a chiudere tutte le attività sotto Natale, forse i no vax saranno contenti”. Sulla situazione della città, il sindaco spiega: “Gli analisti prevedono un picco tra il 5 e il 6 dicembre, poi dovremmo iniziare a calare. La situazione tuttavia è preoccupante. I triestini sono arrabbiati come me e non potrebbe essere altrimenti se ripensiamo ai materassi stesi in piazza Unità d’Italia. Quella era tutta gente da fuori. Hanno creato danni economici, hanno contribuito a diffondere l’infezione”.
(LaPresse)