Covid, Draghi: “L’Italia è forte e vuole ripartire. Uniti per tornare a crescere”

"Per rendere questa stagione di ripresa duratura e sostenibile serve un'Italia unita nel desiderio di tornare a crescere", argomenta il premier

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Mario Draghi

ROMA – Mario Draghi parla a un’Italia che è “viva, forte e ha tanta voglia di ripartire”. Nel suo blitz in Emilia Romagna, dove ha visitato il Tecnopolo di Bologna e il distretto della ceramica di Sassuolo, il presidente del Consiglio percepisce “una voglia di entusiasmo e di sprigionare energie produttive che dà veramente conforto”. E lo slancio verso la ripartenza può arrivare dal Decreto semplificazioni, approvato la scorsa settimana in Consiglio dei ministri.

“Rappresenta un cambio di passo essenziale per l’Italia”, dice Draghi mettendo in luce come il provvedimento “vasto e complesso” riduca “le incertezze e i tempi delle burocrazie semplificando il lavoro dell’imprenditore e la vita del cittadino, senza indebolire i presidi di tutela dell’ambiente, del lavoro, della legalità”. Una vera e propria pietra angolare del suo mandato a palazzo Chigi che “ha avuto il sostegno e il contributo di tutte le forze politiche, sociali e sindacali”.

Un lavoro di squadra

Un lavoro di squadra che, secondo Draghi, è assolutamente essenziale per traghettare il paese nel futuro. “Per rendere questa stagione di ripresa duratura e sostenibile serve un’Italia unita nel desiderio di tornare a crescere”, argomenta scandendo le parole con vigore. Il grande timore, infatti, è quello che, finita la pandemia e avviata una forte ripresa, “questa non sia duratura”. Gli strumenti per evitare lo scenario a tinte fosche ci sono comunque tutti, a partire dai vaccini.

“Grazie all’accelerazione della campagna abbiamo davanti una fase nuova su cui costruire un Paese più giusto e più moderno. E liberare le energie che sono rimaste ferme in questi anni”, è il pensiero del presidente del Consiglio. A questo si aggiungono la tempra degli imprenditori che “sono tornati ottimisti” e le previsioni degli enti internazionali. “Stanno rivedendo al rialzo le stime sull’economia italiana”, dichiara soddisfatto Draghi.

La ripartenza

Benzina nel motore dell’Italia che il presidente del Consiglio vuole portare a pieni giri con il Pnrr. “Abbiamo stanziato quasi 30 miliardi per favorire la digitalizzazione e la competitività delle imprese”, spiega. Un investimento importante come quello su formazione e ricerca di oltre 12 miliardi di euro. “Ci permette di fornire opportunità ai giovani ricercatori, di attrarre le migliori competenze, di rafforzare i legami tra ricerca e impresa”. Un’arma importante pure per evitare il fenomeno dei ‘cervelli in fuga’. L’Italia del futuro si scrive oggi e nessuna energia può essere dispersa. Il compito del governo è quello di accompagnare la rinascita assicurando “le condizioni generali in cui possono crescere la produzione, l’occupazione e la prosperità”.

(LaPresse/di Andrea Capello)

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