TRENTO – Il Trentino apre: via libera ai pranzi all’interno dei ristoranti, ma solo per le cerimonie come cresime e comunioni. Ma solo nei weekend e seguendo il protocollo delle prescrizioni organizzative e sanitarie. Il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, ha allargato la forbice a tutti i trentini dando così una boccata d’ossigeno alle imprese del settore.
“Il provvedimento è motivato dal fatto che in questa fase dell’anno ci sono numerose cerimonie – dice a LaPresse Fugatti – alle quali tradizionalmente segue un momento di convivialità tra le persone care. È apparso opportuno, anche dal punto di vista epidemiologico e secondo un principio di precauzione, consentire a un predeterminato gruppo di persone la possibilità di condividere un momento conviviale anche nei locali al chiuso dei luoghi di ristorazione. Così si riduce il rischio che si ritrovino in abitazioni private dove non c’è l’obbligo di rispettare alcun protocollo di sicurezza e con il pericolo che l’evento conviviale si trasformi in una festa, oggi ancora vietata dalla normativa nazionale di settore. Ma anche chi non ha cerimonie in agenda potrà avere un momento di svago”.
La decisione della giunta provinciale è arrivata nella serata di ieri, dopo la visita del commissario per l’emergenza sanitaria, Francesco Paolo Figliuolo.
“Le regole dovranno essere rispettate – precisa Fugatti – La delibera parla chiaro: la deroga vale solo di sabato e domenica dalle 5 alle 18 e l’accesso al chiuso è consentito solo previa prenotazione. I gestori dovranno mantenere l’elenco delle persone per un periodo di 14 giorni ed è consigliato che gli avventori appartengano allo stesso gruppo familiare e che preferibilmente provengano dalla stessa regione o provincia autonoma. Il distanziamento è d’obbligo, così come l’areazione costante delle sale. E chi decide di andare al ristorante non potrà starci più di novanta minuti”.
(LaPresse)