Covid in Campania, De Luca: “Scuole chiuse per un mese”

NAPOLI – La definisce “misura discriminatoria” il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, la possibilità di lasciare a casa, privandoli della frequentazione in classe, quella dei bambini non vaccinati. De Luca ha inoltre spiegato che “servono misure semplici ed equilibrate, ad esempio rinviare di 20-30 giorni la ripresa con l’obiettivo di aprire le scuole in presenza quanto prima e per sempre”.

Il rimedio
De Luca ha poi spiegato che “posticipare il ritorno in aula, consentirebbe di raffreddare il picco di contagio, che avrà a gennaio probabilmente un’altra spinta e di sviluppare la più vasta campagna di vaccinazione possibile per la popolazione studentesca. Non sarebbe una misura ideale ma consentirebbe di riprendere a breve le lezioni in presenza con maggiore serenità per gli alunni, per le famiglie, per il personale scolastico”.

Il disaccordo
Sulla possibilità proposta dai Governatori di Regione di “mandare in Dad solo gli alunni non vaccinati in caso di due positivi in classe” si è espressa l’Associazione nazionale dirigenti scolastici (Andis): “Detta soluzione – ha dichiarato in una nota – otterrebbe di mantenere in presenza un numero più elevato di alunni e potrebbe costituire nei riguardi dei genitori degli alunni 5-11 anni una spinta gentile alla vaccinazione dei propri figli. L’Andis, in ogni caso, chiede al governo di mettere in campo tutte le soluzioni che possano garantire, compatibilmente con l’evoluzione della pandemia, la prosecuzione delle attività didattiche in presenza”. Per niente d’accordo Lega e M5S; secondo il vicepresidente dei grillini Michele Gubitosa “non si può pensare di discriminare i bambini. Nella scuola si insegna l’inclusione, non la discriminazione. Questa – ha concluso – non è una proposta giusta”.

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