Pil, Brunetta: “Confermato incremento del +6,3% nel 2021”

I dati "rafforzano la previsione di crescita del Pil per il 2021 al +6,3% e, anzi, potrebbero portarci in dono qualche ulteriore decimale: magari potremmo registrare una crescita della nostra economia al +6,4/6,5%".

Foto Ettore Ferrari / LaPresse / POOL in foto Renato Brunetta

ROMA – I dati “rafforzano la previsione di crescita del Pil per il 2021 al +6,3% e, anzi, potrebbero portarci in dono qualche ulteriore decimale: magari potremmo registrare una crescita della nostra economia al +6,4/6,5%”. Lo afferma in una nota il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta.

“L’indice Pmi manifatturiero, che misura le previsioni di vendita dei beni e dei servizi del comparto, pubblicato dalla società Ihs Market relativo al mese di dicembre” è “a quota 62, ben oltre il 50, che è lo spartiacque tra l’espansione e la contrazione”, prosegue Brunetta, precisando che è il “diciottesimo mese consecutivo” in cui l’indice “si attesta in territorio di espansione” e che, inoltre, “il quarto trimestre del 2021 ha registrato la media più alta dall’inizio della raccolta dati, nel 1997”. Dato che conferma “la straordinaria resilienza” della manifattura italiana. “In attesa della pubblicazione del dato dell’Istat di fine gennaio, relativo alla crescita del Pil del quarto trimestre del 2021 – prosegue Brunetta – le evidenze che arrivano dalla nostra manifattura certificano, ancora una volta, come l’azione del Governo in merito al piano di vaccinazioni e all’introduzione del super green pass sia stata vincente, e abbia permesso al nostro sistema economico di soddisfare la crescente domanda di beni e di servizi. Tutto questo lascia ben sperare anche per il 2022, contando anche sui primi segnali di raffreddamento dell’inflazione dal lato dell’offerta e su un migliore incontro tra domanda e offerta nel mercato del lavoro, una condizione che contribuirebbe ad accrescere ulteriormente il nostro potenziale di crescita”.  “La linea fin qui seguita dal Governo ha consentito il massimo livello di apertura delle attività economiche, sociali e culturali con il massimo livello di sicurezza sanitaria. Questa strategia si sta rivelando sempre di più il key driver dell’ottima performance economica del nostro Paese”, conclude Brunetta.

LaPresse

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