Covid, la variante Omicron detta l’agenda del governo

Sul tavolo Green Pass, mascherine e tamponi

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

La variante Omicron detta tempi e condizioni: Green Pass, mascherine e tamponi sul tavolo del governo. Sono ore di decisioni importanti dunque a Palazzo Chigi con la Cabina di regia che discute sulle misure di contrasto della variante Omicron. Poi incontro con Draghi sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per la relazione annuale da approvare e trasmettere al Parlamento.

Salgono i contagi

Sono oltre i 36mila i contagi registrati nelle ultime 24ore. Per cui il premier Draghi si mette al lavoro assieme alla Cabina di regia per trovare le soluzioni adatte a tamponare l’avanzata della variante Omicron. Sul tavolo del governo “durata del green pass ridotta a 6 mesi, booster quattro mesi dopo la seconda dose, tamponi anche ai vaccinati per i grandi eventi, a partire dalle feste di Capodanno, ritorno allo smart working e vaccinazione obbligatoria per quelle categorie finora escluse. Oltre all’estensione del Super green pass in tutti i luoghi di lavoro. “Faremo tutto il necessario per difendere quel poco di normalità che abbiamo raggiunto – ha detto il premier Mario Draghi – nessun lockdown, neanche per i no vax, scuola sempre in presenza e una vita sociale soddisfacente. Ogni decisione – ha spiegato – sarà guidata dai dati e solo dai dati, non dalla politica come si dice in giro”.

Questione vaccini

E sui vaccini Draghi ha sottolineato che “restano la miglior difesa e sono stati essenziali per rilanciare l’economia, che crescerà oltre il 6%”. Per cui “immunizzarsi e fare la terza dose sono la priorità”, in previsione della “tempesta in arrivo con Omicron” così come definita dall’Organizzazione mondiale della sanità. L’obbligo vaccinale – ha poi aggiunto – resta sempre sullo sfondo, non è stato mai escluso”, ricordando inoltre che è stato già esteso ad alcune categorie. “Valuteremo se estenderlo ad altre, non so se sarà discusso nella cabina della regia, ma specie se i dati continueranno a peggiorare, sarà in discussione in tempi brevissimi. Se serve – ha poi specificato – potenzieremo lo screening nelle scuole, serve il testing e la vaccinazione di tutti e oggi anche dei bambini. Tutto è necessario per difendere quel poco di normalità che avevamo raggiunto”. Ad oggi “sono state somministrate 15,6 milioni di terze dosi e raggiunto 3/4 della popolazione. Perciò invito tutti a continuare a vaccinarsi e fare la terza dose, questa è la priorità”.

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