MILANO – Sono in calo i nuovi casi di contagio, registrati in Italia nelle ultime 24 ore, e il tasso di posivitità, nel giorno in cui il numero totale degli attualmente positivi scende sotto la soglia dei 400mila. Sono 10.554 i nuovi positivi, a fronte di 328.612 test, tra antigenici e molecolari, processati nelle ultime 24 ore: il rapporto è dunque al 3,2%, in diminuzione dello 0,4% rispetto al giorno precedente. Dai dati del ministero della Salute, emerge che le vittime sono state 207, altro numero in calo rispetto a ieri quando i decessi registrati sono stati 258.
Calano i ricoveri
Continua anche la diminuzione dei ricoveri: nelle terapie intensive ci sono 55 pazienti in meno che portano il totale dei posti letto occupati in rianimazione a 2.253. Calo più consistente per i reparti ordinari: sono 563 in meno rispetto a ieri, con il dato complessivo dei ricoverati in area non critica che scende a 16.331.
Dimezzata l’incidenza dei contagi
Dimezzata in sei settimane l’incidenza dei contagi, che passano da 238 casi ogni 100mila residenti sei settimane fa a 116 casi ogni 100mila residenti, secondo il report settimanale di Altems, Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari dell’Università Cattolica.
Il primato per la prevalenza periodale sulla popolazione si registra nella Provincia autonoma di Bolzano (13,40%), Friuli-Venezia Giulia (8,74%), in Valle d’Aosta (8,83%) ma è in Campania (1,58%) e Puglia (1,19%) che, secondo Altems, si concentra la maggiore prevalenza puntuale di positivi, con valori in leggero aumento nelle altre regioni, e con un media nazionale pari a 0,71% (in calo rispetto ai dati del 26/04). Ma, per effetto della campagna vaccinale, è in calo in Italia l’andamento dell’età dei contagiati dal covid-19: i casi tra gli over 70 sono scesi all’11,1% rispetto alle altre classi di età nel periodo tra il 12 e il 25 aprile, segno, secondo l’Altems, che “la campagna di vaccinazioni inizia a dare risultati”.
In calo la letalità
Nella settimana appena trascorsa risulta in calo anche la letalità (rapporto decessi su positivi): a livello nazionale, è pari al 2,94 per 1.000 (in calo rispetto alla scorsa settimana analizzata 3,39 x 1.000). Il dato più elevato della letalità si registra in Molise pari a 8,83 per 1.000 e in Liguria pari a 6,36 x 1.000, nonostante siano ben lontani dal valore massimo registrato a marzo. Nell’ultima settimana, la mortalità grezza apparente, a livello nazionale, è pari a 2,55% (in calo rispetto alla scorsa settimana analizzata 3,20%). Il dato più elevato si registra in Puglia al 5,21% seguito da Toscana al 4,12%.
(LaPresse/di Laura Pirone)