ROMA – Non assegnare lo scudetto, recuperare dopo maggio, fare i play off. La conference call sull’emergenza Coronavirus del consiglio straordinario della Figc prende tempo. I vertici del calcio italiani si sono dati altri 13 giorni per valutare e decidere se sospendere i campionati professionistici fino al 3 aprile, con tutte le ripercussioni dela caso sulle sorti della stagione in corso. Presenti fisicamente in via Allegri il presidente della Figc Gabriele Gravina, il presidente della Lega pro Francesco Ghirelli e Claudio Lotito, presidente della Lazio e consigliere di Lega serie A.
La Figc prende tempo: si decide il 23 marzo
Dopo due ore di discussione, il calcio si dà altri 13 giorni di tempo per spostare le partite e riorganizzare i calendari. Il 23 marzo ci sarà una nuova riunione e ogni presidente di lega dovrà presentare le proprie soluzioni. E’ in corso con l’Uefa una trattativa per organizzare i calendari e le coppe europee, che per ora non vengono sospese.
Scudetto, quattro ipotesi in campo
Sono quattro le ipotesi al vaglio. Se dopo il 3 aprile dovesse tornare tutto alla normalità, “la speranza è quella di recuperare le giornate di campionato dopo il 24 maggio“, spiega Ghirelli. “Un’alternativa è quella dei play off per assegnare lo scudetto“, oppure assegnarlo sulla base dell’attuale classifica o annullare il campionato. Molto dipenderà ovviamente dalla decisione dell’Uefa sugli Europei di calcio 2021.
A rischio le sfide europee di Napoli, Roma, Inter e Atalanta
Intanto, la Spagna travolta dall’esplosione dell’epidemia ha chiuso i voli per e dall’Italia. Sono a rischio le partita di Champions e Europa League. Quella del Napoli a Barcellona contro Messi, quelle dell’Inter contro il Getafe e della Roma contro il Siviglia. L’Atalanta, invece, è già in Spagna. Dovrebbe giocare contro il Valencia per gli ottavi di Champions, in palio uno storico passaggio di turno per la Dea. Ma rischia poi di non poter fare rientro in Italia. Si valutano tutte le opzioni.