MILANO – Aumentano i contagi in Italia con un tasso di positività che si mantiene sotto l’1% seppure in risalita (0,8% rispetto allo 0,6% di ieri). Secondo i dati del ministero della Salute infatti sono 1.394 i nuovi casi di coronavirus (ieri erano 1.010), portando così ad almeno 4.267.105 il numero di persone che hanno contratto il Covid dall’inizio dell’epidemia. Tredici le vittime di oggi (ieri erano 14) per un totale di 127.731 morti da febbraio 2020. Le nuove infezioni sono in leggero aumento, come evidenzia anche il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe su base settimanale (30 giugno-6 luglio), ma senza impatto sul sistema sanitario (degenze in calo): +5% i nuovi casi rispetto alla settimana prima. “L’incremento dei casi per la diffusione della variante Delta è destinato a continuare nelle prossime settimane — spiega Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe – ma non deve generare allarmismi”. Il problema, semmai, sono i quasi 6 milioni di over 60 ancora non vaccinati che sono i più esposti al rischio contagio. A preoccupare, inoltre, sono anche i festeggiamenti in piazza in occasione delle partite dell’Italia agli Europei. Un fatto che e che rappresenta e rappresenterà un problema perché non si riuscirà a gestire” la trasmissione del virus. “Purtroppo sarà un elemento di cui potremo vedere gli effetti negativi, questo è sicuro”, come spiega a LaPresse Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università di Milano e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi. Per l’esperto, c’è da aspettarsi “una velocizzazione della presenza e della prevalenza della variante Delta anche in Italia e in Europa” dato che “gli assembramenti in piazza sono comunque un rischio oggettivo e voluttuario rispetto ad altre problematiche perché i contatti che dobbiamo preservare sono quelli del lavoro e delle attività che determinano dei rischi ma hanno delle finalità”.
Le dosi di vaccino somministrate sono oltre 55,5 milioni. I cittadini che hanno ricevuto la seconda dose sono più di 22,1 milioni (41,09% della popolazione over 12).
Intanto, sembra tenere il sistema sanitario: prosegue il calo delle ospedalizzazioni in area non critica e sono stabili le degenze in area critica. I posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono -37 (ieri -37), per un totale di 1.197 ricoverati. Invece, non c’è nessuna variazione in terapia intensiva, dove si trovano 180 malati gravi, lo stesso numero di ieri, con 8 ingressi in rianimazione.
Due le regioni con oltre 200 nuovi contagiati: Sicilia (+219 casi con tasso 1,8%) e Lombardia (+215 casi con tasso o,7% grazi e a oltre 31mila tamponi, ossia il numero di test regionali più alto della giornata.
LaPresse