CASERTA – All’azienda ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano”, come del resto nell’intera Campania, si va avanti a colpi di proroghe per fronteggiare l’emergenza Covid. Nei giorni scorsi sono arrivati prolungamenti di contratti precari a breve scadenza: una pratica criticata dai sindacati, che invocano forme di lavoro più stabili. Scadrà domenica prossima la proroga per l’infermiere Gianfranco Lopez, in servizio a via Tescione dal novembre scorso. Era stato ingaggiato insieme ad altri due colleghi, Luigi Madia e Vito Maida, nell’ambito delle unità dislocate dalla Protezione civile, ma è rimasto l’unico ancora in servizio. Una sola unità, commenta Susan Covelli, segretario aziendale del sindacato infermieristico Nursind, cambia poco: “La carenza è di gran lunga maggiore”.
Più lunga (ma sempre in un’ottica di precarietà) la proroga deliberata, sempre in questi giorni, per il medico Agata Stanga, specializzando in Anestesia e rianimazione presso l’università “Vanvitelli”: 6 mesi con decorrenza dal 1° giugno scorso.
Sulla gestione delle figure precarie, Antonio Eliseo, segretario regionale del Nursind, nota che “con la diminuzione dell’evento pandemico stanno tornando alla normalità anche i ricoveri ordinari, oltre a quelli di urgenza, e le unità operative possono assolvere ai ruoli e funzioni ad esse destinate. Adesso bisogna pianificare il personale, perché è impensabile che ancora non abbiamo un quadro ben definito delle figure carenti all’interno dell’azienda. Abbiamo bisogno anche di operatori socio sanitari, dato che il personale infermieristico è spesso costretto ad assolvere funzioni da facchinaggio non proprie del profilo di appartenenza. Servono piani attuativi del fabbisogno triennale del personale. Il problema del precariato non va osservato, va risolto: abbiamo chiesto alla Regione di dare possibilità alle aziende di prorogare i contratti in attesa di assolvere all’attività concorsuale. Invece prosegue l’utilizzo di precari e abbiamo contratti in scadenza che, se non prorogati, metterebbero a serio rischio l’attività”.
L’azienda ospedaliera si accinger ad assumere dalla graduatoria degli infermieri dell’Asl di Caserta e il 10 giugno il Nursind incontrerà le organizzazioni mediche Anaao, Cimo e Aaroi per parlare di precariato e medicina territoriale.